Pesca di frodo, multe a raffica per migliaia di euro

Pescatori sportivi incuranti dei divieti, ma anche vendita abusiva di prodotti ittici da parte di improvvisati del settore e, per una pescheria, il riscontro di come fossero assenti indicazioni sulla merce esposta. L'attività della capitaneria di porto di Gallipoli è particolarmente intensa, in questo periodo, e rivolta a 360 gradi contro ogni forma d'illecito. Nei giorni scorsi, i militari hanno eseguito nell'Area marina protetta di Porto Cesareo alcuni appostamenti per scoprire pescatori sportivi di frodo, individuando due sub, muniti di arpione a mano e retino. Erano in azione nella zona "C", di riserva parziale, dove vige l'assoluto divieto di pesca subacquea. Nei loro confronti sono scattati sanzioni amministrative per 412 euro ed il sequestro degli attrezzi utilizzati allo scopo. Si tratta di un'attività, quella della capitaneria, che rientra nell'ambito della tutela dell'Amp di Porto Cesareo, e che verrà ulteriormente potenziata ed intensificata in considerazione della stagione balneare in corso.

Ma il fenomeno è ovviamente più esteso, ed è per questo motivo che, sempre in questi giorni, i militari hanno compiuto alcune verifiche in tema di vendita abusiva del prodotto ittico proveniente dalla pesca sportiva, anche presso le banchine del porto di Gallipoli e dell'approdo di Porto Cesareo. Sono scattate sanzioni amministrative per ben 4mila euro, a carico di due sedicenti pescatori professionisti, colti nel pieno della vendita. In un caso, sarebbero state proferite anche minacce ed ingiurie, ragion per cui è arrivata anche una denuncia alla Procura della Repubblica. Un'ulteriore multa di 1166 euro è stata poi inflitta ad una pescheria per inosservanza delle norme relative alle informazioni obbligatorie da fornire al consumatore nella vendita dei prodotti ittici al dettaglio: erano assenti denominazione commerciale della specie, metodo di produzione e zona di cattura.