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Cronaca Porto Cesareo

Pesca di frodo nell'area protetta: cinque denunciati

I militari della capitaneria di Gallipoli hanno scoperto i pescatori di notte. Deferiti in stato di libertà, multati e sequestrate le reti. Erano entrati in azione nella zona A, quella più sorvegliata

Sembra quasi incredibile, ma nonostante gli avvisi, i controlli e l'ormai consapevolezza del fatto che si rischia grosso anche solo a gettare una carta nell'area marina protetta di Porto Cesareo, i pescatori di frodo continuano a farvi costantemente capolino. La scorsa notte cinque persone sono state scoperte dai militari della capitaneria di porto di Gallipoli. Stavano pescando vietata all'interno della zona "A" dell'area marina protetta. La zona "A" rappresenta quella della cosiddetta riserva integrale, che riveste per gli studiosi dell'ambiente ed i semplici appassionati, un luogo di eccezionale pregio dal punto di vista naturalistico. Qui è vietata qualsiasi attività di pesca, qualsiasi attività di tipo ludico-ricreativo. E' consentita solo la ricerca.

La pesca di frodo in questa zona di tutela integrale, dove studiosi, ambientalisti e amministrazione comunale cercano di tutelare i fondali per ricreare quell'ambiente marino esistente prima del massiccio e talvolta devastante sfruttamento ad opera dell'uomo, costituisce la più grave forma di violazione delle norme in materia di protezione dell'ambiente marino, tanto che è prevista la denuncia penale, anziché solo quella pecuniaria. Tutti e cinque sono stati quindi deferiti a piede libero all'autorità giudiziaria. Sequestrate le reti calate a mare in modo illecito. Comminate due sanzioni amministrative per un totale di 700 euro.

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