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Cronaca Parabita

Pestato e denudato di notte, uno degli aggressori: “Ho agito per rabbia”

Confermati i domiciliari il 22enne di Parabita. Per l’accusa avrebbe agito con altre cinque persone, ma lui ha negato

LECCE - L’ha aggredito in piena notte nei giardini pubblici di Parabita, dove lo ha lasciato nudo, per umiliarlo, per vendicarsi di lui. Lui che, stando alla sua versione, si era introdotto nel suo appartamento e lo aveva danneggiato. Per questo voleva dargli una lezione, ma certo non ha mai avuto intenzione di rapinarlo. Sono questi alcuni dei passaggi dell’interrogatorio di Bartek  Schirinzi, 22enne di Parabita, al termine del quale è stato convalidato l’arresto ai domiciliari eseguito in flagranza tre giorni fa.

Nel faccia a faccia col gip (giudice per le indagini preliminari) Carlo Cazzella, il ragazzo (alla presenza del suo avvocato Marco Costantino), ha spiegato di aver agito per rabbia e senza complici.  Qualcuno, è vero, sarebbe intervenuto ma solo con l’intenzione di fermarlo. Sono orientate in tutt’altra direzione le indagini dei carabinieri della stazione locale e del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Casarano e coordinate dal pm Francesca Miglietta.

Stando all’accusa, infatti, Schirinzi avrebbe pestato il “rivale” con l’aiuto di altre cinque persone per poi rifugiarsi a Matino, nell’abitazione di un familiare. Qui, i militari hanno recuperato un paio di pantaloni sporchi di sangue. Ma stando alla versione dell’indagato, erano suoi e non della vittima.

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