Piano contro la Xylella, il Tar del Lazio accoglie il ricorso e blocca l'estirpazione
La prima sezione del Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato da un proprietario terriero di San Pietro Vernotico, assistito dagli avvocati Francesca Conte e Marco Castelluzzo. I giudici hanno così annullato l’atto che prevedeva l’estirpazione di piante di olivo nell’ambito del piano “bis” del commissario Giuseppe Silletti
LECCE – La prima sezione del Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato da un proprietario terriero di San Pietro Vernotico, assistito dagli avvocati Francesca Conte e Marco Castelluzzo. I giudici hanno così annullato l’atto che prevedeva l’estirpazione di piante di olivo nell’ambito del piano “bis” del commissario Giuseppe Silletti, con tagli non solo agli alberi di ulivo infetti dal batterio Xylella Fastidiosa, ma anche a quelli che potenzialmente potrebbero ospitarlo, nell’arco di 100 metri.
Si tratta di circa novecento alberi (alcuni dei quali già abbattuti) all’interno dell’azienda agricola “Tormaresca” in contrada Maime a San Pietro Vernotico. Il provvedimento iniziale di abbattimento risale a inizio ottobre, con l’indicazione di otto alberi infetti. Il principio dell’abbattimento nei 100 metri moltiplica in maniera esponenziale la quantità di ulivi da estirpare. Si tratta di un’ordinanza importante che può cambiare le sorti deli oliveti del Salento.