Piazza Umberto I, polemiche sulla ripavimentazione
Uggiano La Chiesa: critiche dall'opposizione: "E' stato contratto un mutuo alla Cassa Deposito Prestiti, non a fondo perduto, pari a circa 550 mila euro. Una spesa esosa che ricade sui cittadini"
Redazione
29 gennaio 2008 14:20
L'opera di ripavimentazione della piazza Umberto I non piace troppo all'opposizione uggianese. Il consigliere Antonio Nicolazzo, pur ritenendo lodevole qualsiasi opera di abbellimento cittadino, sottolinea: "Quanto utilizzato per il rifacimento della piazza non è un finanziamento di Stato, Regione o Provincia. Trattasi di contrazione mutuo alla Cassa Deposito Prestiti, non a fondo perduto, pari a circa 550 mila euro. Una spesa esosa, che ricade inevitabilmente sui cittadini. Inoltre prima di avviare dei lavori, bisogna creare soluzioni alternative di viabilità, che, invece, non ci sono state". Il capogruppo, Salvatore Piconese, pone alcune problematiche: "Due aspetti andrebbero tutelati: l'aspetto ambientale, sul quale alcune indiscrezioni suppongono il taglio degli alberi; naturalmente ci auguriamo siano solo illazioni".
"C'è un secondo aspetto - continua Piconese- di carattere storico culturale: esistono delle antiche forge nell'area del cantiere e ci pare opportuno che il comune prenda in considerazione il loro recupero, attraverso iniziative specifiche come la mappatura dell'area, dove si indichi perfettamente, mediante adeguate planimetrie, la loro collocazione; o ancora effettuando una valorizzazione delle forge, mediante un recupero ed un'esposizione al pubblico, come elemento di promozione storico-culturale". Su questi punti, l'opposizione ha preparato una interrogazione comunale. Piconese, quindi, non risparmia qualche critica: "I commercianti hanno espresso il proprio disagio, per non aver ricevuto una previa comunicazione dei lavori: dall'oggi al domani si sono ritrovati le ruspe e le transenne fuori dai propri locali, con un manifesto che avvertiva di comprendere un disagio temporaneo non ben quantificato".
Proprio sul manifesto, il capogruppo di opposizione fa una puntualizzazione: "Ritengo quel manifesto una pagliacciata… trattandosi di una comunicazione amministrativa, e non politica, non si spiega la raffigurazione dell'arcobaleno, evidente richiamo alla lista di maggioranza. Nelle comunicazioni ufficiali, si dovrebbe usare una cornice istituzionale e non una collocazione politica". E non risparmia una battuta sarcastica: "Forse quel manifesto così colorato, ha voluto ricordarci che siamo alla vigilia del Carnevale".
"C'è un secondo aspetto - continua Piconese- di carattere storico culturale: esistono delle antiche forge nell'area del cantiere e ci pare opportuno che il comune prenda in considerazione il loro recupero, attraverso iniziative specifiche come la mappatura dell'area, dove si indichi perfettamente, mediante adeguate planimetrie, la loro collocazione; o ancora effettuando una valorizzazione delle forge, mediante un recupero ed un'esposizione al pubblico, come elemento di promozione storico-culturale". Su questi punti, l'opposizione ha preparato una interrogazione comunale. Piconese, quindi, non risparmia qualche critica: "I commercianti hanno espresso il proprio disagio, per non aver ricevuto una previa comunicazione dei lavori: dall'oggi al domani si sono ritrovati le ruspe e le transenne fuori dai propri locali, con un manifesto che avvertiva di comprendere un disagio temporaneo non ben quantificato".
Proprio sul manifesto, il capogruppo di opposizione fa una puntualizzazione: "Ritengo quel manifesto una pagliacciata… trattandosi di una comunicazione amministrativa, e non politica, non si spiega la raffigurazione dell'arcobaleno, evidente richiamo alla lista di maggioranza. Nelle comunicazioni ufficiali, si dovrebbe usare una cornice istituzionale e non una collocazione politica". E non risparmia una battuta sarcastica: "Forse quel manifesto così colorato, ha voluto ricordarci che siamo alla vigilia del Carnevale".
Redazione
29 gennaio 2008 14:20
