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Cronaca Viale della libertà

Piccoli e odiosi crimini: rubate dodici bici dei ragazzini e in strada finti gioielli

Viale della Libertà: brutta sorpresa per l'associazione sportiva Kaloscv2.it di Lecce: ignoti hanno sottratto vecchie bici per le attività e un paio di mountain bike nuove di zecca. Poco più avanti un altro caso: in tre hanno finto l'auto in panne per fermare passanti e vendere anelli contraffatti

LECCE – Piccoli crimini, ma non per questo meno odiosi. Specie se di mezzo ci vadano da un lato i bambini appassionati di sport ai quali vengano vigliaccamente sottratte le attrezzature e, dell’altro, persone armate delle migliori intenzioni che per un gesto d’altruismo (aiutare qualcuno che si finge in panne con l’auto) rischino di essere frodate.

Due storie che risalgono a ieri. E in un caso, perlomeno, si è avuta la piccola soddisfazione di vedere restare con tanto di palmo di naso chi aveva cercato di raggirare un automobilista.

La prima vicenda tocca da vicino genitori, istruttori e bimbi della scuola di ciclismo Kaloscv2.it di Lecce. Davvero una brutta sorpresa, per loro, quando hanno scoperto che presso i campi dell'antistadio di viale della Libertà erano sparite una dozzina di biciclette.

La vicenda nasce da una segnalazione (verificata). I ladri, una volta entrati nella struttura sportiva a ridosso dello stadio “Via del Mare”, si sono appropriati di una decina di vecchie biciclette che la scuola utilizzava per svolgere attività con i bambini. In più, i delinquenti hanno arraffato anche un paio di mountain bike nuove, quindi di un certo valore, di proprietà di due ragazzini.

Sul posto, una volta scoperto il furto, sono intervenuti gli agenti di polizia delle volanti per i rilievi. “I malfattori hanno ottenuto l’unico risultato di far piangere dei bambini di 10 e 12 anni”, raccontano amareggiati dalla scuola stessa.

FINGONO AUTO IN PANNE PER SPACCIARE PATACCHE

DSC_0042-2Viale della Libertà è anche il tratto iniziale della strada per la marina di San Cataldo e, sempre ieri – ma di mattina -, è stata location anche di un alto episodio, terminato però con tre denunce. Un leccese, transitando in auto, ha notato tre persone ferme sul ciglio della strada. Accanto, una Mercedes grigia con targa straniera. Si sarebbe scoperto poco dopo essere di tre rumeni, due fratelli e una donna: D.M. di 31 anni, C.M. di 33 anni e F.M. di 23 anni.

I giovani sembravano in difficoltà, con l’auto ferma, e stavano attirando l’attenzione dei passanti.  L’uomo ha accostato il mezzo per cercare di capire se potesse essere in qualche modo utile.

I tre hanno inventato una storia, che aveva un secondo obiettivo: racimolare soldi, spacciando patacche. Uno di loro ha riferito all’automobilista di non avere soldi per la benzina, ma, in compenso, di poter vendere un anello (sostenendo che fosse d'oro) in cambio di 30 euro, in modo da racimolare il contante per fare rifornimento.

L’uomo s’è subito insospettito, ha declinato l’offerta con la scusa di non essere interessato e s’è accomiatato. Appena lontano dalla visuale, però, ha segnalato il caso al 113. Una volante s’è quindi recata sul posto, trovando i tre soggetti segnalati. Erano ancora lì, evidentemente in cerca di qualche preda meno sveglia. 

Sottoposti a perquisizione, sono spuntate dalle tasche ben ventidue anelli, tutti di comune ottone, per 289 grammi. Vere patacche spacciate per oggetti di qualche valore. I tre sono stati condotti in questura e denunciati per ricettazione e contraffazione. A ben vedere, si tratta di un vecchio trucco sperimentato anche nel Salento già in passato. Un episodio simile è avvenuto a febbraio, ad esempio, a Bagnolo del Salento.

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