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Cronaca Uggiano La Chiesa

Piconese attacca Risolo e dodici anni di "Arcobaleno"

Uggiano la Chiesa: Piconese attacca l'avversario Risolo e il gruppo Arcobaleno per i "danni economici" e i debiti procurati alla gestione comunale. Replica sull'invito al dibattito pubblico

Comunali ad Uggiano la Chiesa sempre più accese: mentre la lista "Progetto Futuro", con il proprio candidato sindaco, Tonino Risolo, iniziava il proprio intervento elettorale in piazza Umberto, Salvatore Piconese, candidato sindaco della Lista "Insieme per Cambiare", concludeva il suo secondo comizio, nella frazione di Casamassella, dopo quello di apertura, tenutosi domenica 7 marzo.

I temi portati sul palco e le accuse alla gestione della maggioranza degli ultimi dodici anni sono le stesse: "Le amministrazioni comunali che dal 1998 in poi si sono succedute, tutte targate Arcobaleno - ha dichiarato Piconese -, lasciano all'ente comunale un bilancio economico-finanziario in negativo, pari a 5 milioni di Euro di debito, pari a 10 miliardi delle vecchie lire". Piconese lancia qualche stoccata diretta al proprio avversario Risolo, sostenendo: "È responsabile del danno amministrativo, poiché era non solo il vice di Maria Cristina Rizzo, ma era l'Assessore al Bilancio delle amministrazioni comunali che hanno contratto sia il mutuo di un milione di euro per i lavori di Piazza Umberto I che il mutuo di 3,5 milioni di euro per l'acquisto del Castello di Casamassella".

Piconese scalda il suo pubblico, rincarando la dose e rimproverando direttamente a Risolo di "avere un conflitto di interessi": "Da vice sindaco - afferma - hai contratto il mutuo per i lavori di Piazza Umberto I e poi da professionista hai preso un incarico affiancando nella direzione dei lavori il tecnico-progettista". Su questo aspetto, il candidato sindaco di "Insieme per Cambiare" va giù duramente rimarcando la "malafede" del suo avversario, che, a sua volta, dal palco di Piazza Umberto I, smentisce Piconese e lo invita a dimostrare di essere stato remunerato per quell'incarico, evidenziando di "non aver ricevuto alcun compenso dal comune di Uggiano da ormai diversi anni".

Piconse non risparmia critiche nemmeno all'ex sindaco, Maria Cristina Rizzo, la quale, secondo quanto pensa il candidato di "Insieme per Cambiare", è "responsabile del decadimento economico e sociale di Uggiano e Casamassella, a partire dall'abbandono e dal mancato sviluppo della Zona Pip". Su questo tema, Piconese alza i toni ed afferma: "In dodici anni avete dimenticato gli artigiani e i commercianti, i quali hanno pagato rate di 10mila e 20mila euro per l'acquisizione dei lotti, e ancora oggi l'area della Zona Pip manca delle opere di urbanizzazione".

La piazza applaude Piconese, quando si affronta la questione Porto Badisco e quando accusa i propri avversari di "scarso interesse per la marina di Otranto", in particolare nelle vicende della scorsa estate che lo hanno visto "insieme a migliaia di cittadini impegnato contro il tentativo di chiusura della spiaggia": "Noi c'eravamo - ha ribadito -, loro non c'erano nella difesa e nella tutela della baia. Perché loro hanno svolto sempre la parte dei ‘carnefici' di Porto Badisco, come nel 2005 quando progettarono lo scarico delle acque reflue sulla spiaggia".

La sfida elettorale, dunque, è entrata nel vivo. Sarà interessante capire se lo stesso Piconese raccoglierà l'invito lanciato sia da Risolo che dalla Rizzo, a gran voce, per un dibattito pubblico e diretto dinanzi ai cittadini di Uggiano, per fugare i dubbi e chiarire le rispettive posizioni. E sarà allo stesso tempo curioso comprendere con quali modalità si potrà tenere, se si terrà, il confronto. Ma sull'argomento si attende la risposta di Salvatore Piconese e del suo gruppo. Il candidato di "Insieme per Cambiare", intercettato al termine dei comizi di sabato, ha commentato a caldo: "È strana questa richiesta da parte dei nostri avversari, poiché proprio loro tre anni fa rifiutarono il confronto con me e con l'altro candidato sindaco, Antonio Biscozzi. Due sono le cose: o hanno scoperto solo oggi l'importanza della dialettica democratica oppure sanno di perdere e cercano visibilità. Noi comunque il confronto l'ho abbiamo già avviato ed è quello sano e autentico col popolo".

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