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Cronaca Minervino di Lecce

Pigotte salvavita: Minervino solidale con l'Unicef

Il comune aderisce all'iniziativa "Per ogni bambino nato, un bambino salvato" dell'Unicef: kit salvavita in cambio di bambole di pezza, che saranno consegnate domenica prossima in Piazza IV Novembre

Minervino aderisce all'iniziativa Unicef "Per ogni bambino nato un bambino salvato": il comune diventa sostenitore del progetto Pigotta, che consente all'amministrazione comunale, con un contributo di 20 euro, di adottare la bambola di pezza dell'Unicef, ogni qualvolta un bambino nasce e viene registrato all'anagrafe.

La Pigotta verrà regalata ai 25 nati a Minervino nel 2009, in una manifestazione che l'Amministrazione comunale, in collaborazione con il Comitato Provinciale "Unicef" e la Commissione Pari Opportunità del comune, ha organizzato per domenica 27 giugno, alle 20, presso l'ex convento dei Padri Riformati sito in Piazza IV Novembre.

Ogni Pigotta, donata a un bambino di Minervino, aiuterà a crescere sano un bambino in un'altra parte del mondo, grazie alla somministrazione di un kit salvavita composto da vaccini, dosi di vitamina A, kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera antimalaria che l'Unicef attraverso la sua organizzazione quotidianamente dona. La Pigotta dell'Unicef diventa così un simpatico gesto di benvenuto a un nuovo cittadino e alla sua famiglia e nello stesso tempo un importante e concreto atto di solidarietà.

Alla serata prenderanno parte, oltre al Sindaco di Minervino Ettore Caroppo, la Presidente Provinciale Unicef, Giovanna Perrella, l'Assessore alle Politiche Sociali Giuseppe Foscarini, la Presidente della Commissione Pari Opportunità, Antonella Urso. La serata sarà allietata da musica e addolcita da zucchero filato per grandi e piccini: "Abbiamo immediatamente aderito con convinzione ed entusiasmo all'iniziativa promossa dall'Unicef - dichiara l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Minervino Giuseppe Foscarini - perché ci consente di regalare un doppio sorriso, ai nostri bambini e ai bambini meno fortunati di paesi lontani".

"Un piccolo dono - prosegue - che ci dà uno spunto per riflettere: siamo vivi e siamo sani, i nostri bambini sono vivi e sono sani, perché siamo nati nella parte più fortunata del mondo. Per tale motivo non dobbiamo smettere di avvertire come un imperativo categorico l'aiutare chi non ha avuto la nostra stessa fortuna. Spero che queste bambole magiche servano da promemoria e ci ricordino sempre la bellezza della solidarietà e dell'amicizia allietando la nostra casa con il loro messaggio di speranza".

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