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Cronaca

Pioggia battente allaga mezzo Salento. Tutto normale?

La zona Nord della provincia di Lecce sott'acqua. E se a una notte così se ne dovessero aggiungerne altre, cosa accadrebbe? Le istituzioni preposte dovrebbero forse tutelare meglio il territorio?

LECCE - Apriti cielo. Nord Salento e buona parte della provincia di Lecce in ginocchio per una notte di pioggia battente. E se a una notte così, come quella appena trascorsa, se ne dovessero aggiungerne altre, ore di precipitazioni insistenti, cosa accadrebbe?

E' forse questo più di un campanello d'allarme che dovrebbe imporre alla protezione civile, alle istituzioni, una maggiore attenzione sul già martoriato territorio salentino? Ad iniziare dai piani regolatori comunali, per finire ai canali naturali, per esempio, che nelle campagne spariscono per dare spazio all'abusivismo? Controlli più serrati sulle opere pubbliche, strade soprattutto, pensate e costruite spesso in modo approssimativo? E ancora, sulle reti fognarie obsolete e ormai limitate per una popolazione che aumenta, insieme al cemento?

Le segnalazioni giunte ai centralini dei soccorsi sono state innumerevoli, e per capire come sono andate veramente le cose, della gravità del fenomeno, non tanto metereologico, ma di come il territorio si trova impreparato di fronte a precipitazioni di una certa entità, basta leggere i dispacci giunti questa notte in redazione

Come quello dell'associazione onlus "MeteoNetwork-Sezione Puglia". Ve lo riportiamo integralmente: "Vi scriviamo per dare notizia di un evento alluvionale in corso sulla provincia di Lecce centro-occidentale, per il perpetuarsi di violente precipitazioni temporalesche in atto oramai da 4-5 ore. La circolazione stradale è in piena crisi - continua la nota - come segnalato sui forum meteorologici di Meteonetwork e Supermeteo e sulle relative community Facebook. Macchine in panne, case allagate, comuni impraticabili sull'area compresa tra Porto Cesareo, Veglie, Novoli, Squinzano, Lequile, Copertino, Gallipoli e Nardò e in parte il capoluogo".

"Le stazioni meteorologiche - conclude il dispaccio - stanno rilevando quantitativi piovosi pari a 1/3 dell'intera media annuale, o localmente superiori, con punte di 244mm a Squinzano, 200mm a Novoli, 120mm a Lequile, 87mm Lecce-Torre Mozza, 80mm a Gallipoli. Purtroppo i nubifragi non si placano e insistono sulle medesime zone. La situazione è critica".

Ora il testo dell'informativa giunta da comando provinciale dei vigili del fuoco di Lecce. Questo il tenore del comunicato, che riportiamo nella sua crudezza: "Durante la notte un violento nubifragio si è abbattuto nella zona nord ovest del territorio provinciale, causando diverse situazioni di pericolo e di disagio per la popolazione. Dieci squadre di questo comando e del comando vigili del fuoco di Taranto hanno operato nel territorio compreso tra i comuni di Squinzano, Carmiano, Veglie, Novoli, Leverano, Nardò, Copertino, Porto Cesareo, Lecce e Gallipoli, effettuando salvataggi per circa 30 persone in difficoltà, ma non in pericolo di vita, di cui cinque bambini e due diversamente abili". I bambini sono stati tratti in salvo a Leverano, una delle città più colpite. Sempre qui, un uomo dato per disperso dalle 21 di sera, è stato ritrovato poco prima dell'alba con il furgone in panne.

Si legge ancora: "Svuotamento scantinati e abitazioni allagate (circa ventidue interventi) e operazioni di messa in sicurezza per due muri e un edificio disabitato crollati. Operazioni di soccorso per svuotamento abitazioni allagate e ripristino condizioni di viabilità sono tuttora in corso".

A Copertino anziani in seria difficoltà. Gallipoli mezza allagata

A Copertino, presso la residenza sanitaria per anziani, la sede è quella dell'ex ospedale di via Lecce, si è registrata la situazione più delicata. Dove circa 70 degenti si sono ritrovati senza elettricità. Due anziani, che facevano uso del ventilatore polmonare, sono stati trasferiti nel vicino nosocomio "San Giuseppe", dopo che il gruppo elettrogeno, posizionato nel giardino della struttura, era andato in tilt a causa della pioggia battente.

Zona di Gallipoli: Baia Verde e Lido San Giovanni le aree più colpite, con vari allagamenti e la linea elettrica che è saltata intorno alle 23. I residenti sono rimasti senza corrente in casa fino a questa mattina.

Nel campeggio La Masseria, all'ingresso nord di via Lecce, l'area che ospita i bungalow per i turisti è stata letteralmente invasa dall'acqua e le strutture sono inaccessibili. Arredi e suppellettili irrecuperabili sono destinati al macero. Danni considerevoli anche ai terreni adiacenti all'annessa azienda agricola, allagati, fino a compromettere la raccolta delle olive. C'è chi tra gli agricoltori delle campagne tra Gallipoli, Sannicola e Alezio chiede ai Comuni di quantificare i danni e decretare lo stato di calamità naturale.

In una villetta situata nel tratto treminale di via Rosmini, sempre a Gallipoli, la piena di un canale che scorre lungo il trincerone ferroviario di via Francesco Zacà (nel quale si è riversata l'acqua torrenziale proveniente dalla zona Peep 3) ha causato uno smottamento del terreno in pendenza e fatto crollare il muro di recinzione della casa di una famiglia del posto.

Nardò, commissario prefettizio inoltra richiesta per calamità naturale

A Nardò, invece, la zona più colpita è quella di "Pagani": case e villette allagate e molti residenti hanno dovuto chiamare gli auto spurghi, che stanno provvedendo a svuotare decine di scantinati. Ed il commissario prefettizio del Comune di Nardò, Giovanni D'Onofrio, preso atto dei rilievi effettuati dagli uffici comunali sui pesanti danni causati dalle precipitazioni del 2 novembre, nel centro abitato, nelle marine e nelle campagne, ha già inoltrato formale richiesta al presidente della Giunta regionale, al prefetto e a tutte le massime autorità interessate, per il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Viene predisposta in queste ore, e seguirà la richiesta, tutta la documentazione relativa ai danni subiti dalle opere pubbliche e anche nei settori commercio e agricoltura del territorio, pesantemente colpiti dal nubifragio.

Il commissario prefettizio aveva già concordato, l'adozione di una serie di interventi urgenti sulle strade cittadine, soprattutto per i casi di precipitazioni violente come quella della scorsa notte: gli interventi sono finalizzati al ripristino del manto stradale su venti strade cittadine. Il piano d'intervento sulle strade proseguirà, compatibilmente con il reperimento di ulteriori risorse, con nuovi interventi su altre arterie, in base alle necessità segnalate dagli uffici competenti.

Novoli, paura per il crollo di una palazzina

E a in via Pendino, a Novoli, intorno alle 22,30, nel pieno centro storico, è venuta giù parte di una vecchia abitazione disabitata, posta al primo piano. Un grande boato e calcinacci sono stati i primi segni di un crollo che poteva trasformarsi in tragedia. La causa, la pioggia torrenziale venuta giù per tutto il pomeriggio e le raffiche di vento. Per fortuna nessuna automobile si è trovata a passare sotto l'abitazione. In quella via, piuttosto trafficata, sorgono anche la guardia mediaca ed alcuni uffici comunali. Il traffico è stao bloccato e dal comando di polizia municipale e dai carabinieri. Per tutta la notte hanno coadiuvato le operazioni anche i volontari della protezione civile. Chiusa alle automobili anche la provinciale Novoli-Carmiano, letteralmente impraticabile. L'acqua, in alcuni punti, ha superato il metro d'altezza. Problemi anche sulle altre arterie provinciale che collegano il centro nord-salentino a Campi, Salice e Veglie.

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