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Cronaca Melendugno

Pioggia di ghiaccio sul Salento: danni e tanta paura

Una violenta grandinata s'è abbattuta sul versante adriatico. Colpita Lecce, ma a farne le spese soprattutto le marine di Melendugno. Notevoli i danni: decine di auto ammaccate, vetri delle case rotti

San Foca, marina di Melendugno. Un'auto si blocca davanti ad un'abitazione. Un giovane si affaccia dal finestrino e chiede ad una famiglia, ferma davanti al portico: "Danni?". Intorno splende l'ultimo sole, prima che cali il tramonto. Sembra quasi impossibile, perché le pozze d'acqua si sono quasi del tutto asciugate, ma solo qualche ora prima s'è abbattuto un inferno di ghiaccio. Chicchi grandi quanto sassi, con qualche malcapitato trovatosi sotto il cielo diventato improvvisamente nero come la pece e rimasto contuso a testa e braccia. Lividi, ferite, escoriazioni. Al pronto soccorso arriva qualche reduce della "battaglia" pomeridiana, frutto di una turbolenza che è planata su tutta la penisola, ma con intensità diversa. I chicchi di grandine hanno scalfito la città di Lecce e le aree circostanti, per un raggio di una ventina e più chilometri, con particolare intensità sul versante Adriatico. A San Foca, Torre dell'Orso e Roca i segni più tangibili: non si contano le auto danneggiate, sono decine, posteggiate ovunque, sul lungomare e nelle vie più interne.

C'è chi ha già rimediato con plastica trasparente e scotch da imballaggio, ma in molti hanno ancora i parabrezza solcati da fitte ragnatele. E poi, ovunque, carrozzerie tempestate da solchi profondi. A farne le spese anche i vetri delle abitazioni e le insegne dei negozi. Una vera e propria esplosione di vetri, a causa della furia del maltempo, ed un panorama di tapparelle bucherellate, come colpite da raffiche di mitra, che osservano come orbite vuote il mare in tempesta. Le schegge di vetro cadute dal ristorante-hotel "La Loggia" hanno obbligato i vigili del fuoco a chiudere la strada. Allagamenti hanno interessato alcuni villaggi turistici e sono saltati buona parte dei semafori. La Coldiretti teme danni per l'agricoltura ed ora il sindaco di Melendugno Roberto Felline è pronto a dichiarare lo stato di calamità naturale.

Se le marine di Melendugno hanno subito i danni maggiori, non di poco conto sono i disagi registrati in altre località della penisola salentina, che hanno costretto vigili del fuoco, guardia forestale, carabinieri e polizia stradale ad un intenso lavoro. Sulla statale 101 Lecce-Gallipoli, all'altezza del secondo svincolo per Lequile, un albero è crollato sotto l'impeto del vento e dell'acqua, invadendo una carreggiata. Solo per miracolo non si sono trovate a passare auto al momento della caduta, ma per qualche tempo si sono formate colonne di auto. Sul posto, per la rimozione, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Veglie: le squadre leccesi erano infatti impegnate per un vasto incendio scoppiato in un fienile, in zona di Lequile. A Nardò, sulla strada Nardò - Pagani, il sindaco Antonio Vaglio ed i tecnici comunali hanno effettuato un sopralluogo per verificare i problemi sorti a causa degli allagamenti dovuti alla pioggia. I problemi riscontrati - hanno spiegato dal Comune - dovrebbero essere sensibilmente ridotti una volta che sarà steso il manto stradale definitivo. Allo studio anche un sistema di canalizzazione della fogna bianca.

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