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Cronaca

Pistola puntata alla gola, terrore puro nel supermarket

In tre sono piombati nel Maxi Sidis di viale Leopardi, travisati e armati. Minacciati un cliente e due cassiere. Il colpo ha fruttato oltre 8mila euro. Altre due rapine a Cavallino e San Cesario

LECCE - La serata lavorativa stava scivolando verso la fine con il suo frenetico tran-tran, fra code alle casse e scontrini battuti da dita rapide, quando la scena è cambiata in un istante e all'interno del supermercato Maxi Sidis di viale Leopardi, a Lecce, sotto il porticato dove sorge anche una filiale delle poste, non lontano da piazza Ludovico Ariosto, è piombato il gelo. Dalla porta scorrevole sono sbucate tre figure senza volto, due con passamontagna, una terza con un caso integrale, tutti con abiti scuri. In mano, pistole. "Freddi, impassibili, si vedeva che erano professionisti". Così li hanno descritti, ancora sotto i postumi dello shock, alcuni dipendenti del supermercato, battezzato solo sei mesi addietro, e questa sera deprivato di buona parte dell'incasso. Secondo una prima stima, fra i 7 e gli 8mila euro, forse anche di più.

Poche parole, molta fermezza. Un cliente che si accingeva a uscire, rimasto bloccato sulla scena della rapina, se l'è vista brutta. Molto brutta. Uno dei banditi gli ha puntato la canna della pistola alla gola, spingendolo verso sinistra contro il muro, quasi all'altezza dell'ingresso. Intanto, dall'alto, le telecamere del sistema a circuito chiuso immortalavano le scene, fotogramma per fotogramma, di quello che, purtroppo, non era un film. Gli altri due, armi spianate, si sono rivolti alle cassiere. Hanno agguantato i soldi, facendo letteralmente il pieno. Poi, sono fuggiti. Tutto in pochi istanti, in cui adrenalina, tensione, paura si mescolano e diventano una sensazione confusa che inchioda alla sedia. Esitazione, a pigiare il tasto antirapina. E' scattato esattamente alle 19,03.

Sul posto sono piombate le guardie giurate dell'istituto La Vigilanza, ma i tre erano ormai scappati a bordo di due scooter, probabilmente, dividendosi nel traffico caotico del sabato sera, per poi ritrovarsi in qualche luogo sicuro e spartirsi il bottino. Il ricordo delle pistole puntate è quello che emerge più spesso, nei racconti a caldo, mentre anche i clienti entrati dopo, quando le attività sono riprese in attesa della fine del turno, tempestano di domande i dipendenti, fermando i carrelli della spesa in mezzo ai corridoi formati dagli scaffali colmi di merce.

Il più delle volte sono armi giocattolo, ma della forma e della consistenza di vere rivoltelle. "Nel dubbio, che fai, agisci?", si chiede un ragazzo. "Ti verrebbe anche voglia, ma poi ti trattieni subito dopo". Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Lecce. Che hanno acquisito i filmati. E per i quali il lavoro, in questo sabato sera, non manca davvero. Quasi contemporaneamente, da Cavallino, in via Roma, e San Cesario di Lecce, in via Vittorio Emanuele, arrivano le comunicazioni che sono state consumate altre due rapine. In entrambi i casi, prese di mira delle tabaccherie. Sarebbe stata vista tutte e due le volte, sul luogo, una Fiat Punto, condotta da una persona che ha agito da sola. Sempre armata di pistola. E portando via, tra un colpo e l'altro, ben 2mila e 500 euro. "Natale è alle porte, iniziano a battere cassa", commenta amaramente un cliente del supermercato, portandosi dietro le borse della spesa.

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