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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Politica & affari, gli indagati eccellenti del palazzo

I fatti contestai dal pm della Procura di Lecce Cataldi, risalgono al 2003. Spiccano anche i nomi dell'attuale sindaco Perrone e dell'ex primo cittadino Adriana Poli Bortone

Tutti indagati. O quasi. Sulle teste degli assessori che componevano la giunta a Palazzo Carafa nel 2003, pende ora un avviso di conclusione delle indagini a vario titolo, alcune delle quali si riferiscono a presunti rapporti di favoritismo tra tali nomi illustri della politica cittadina - molti dei quali troneggiano con incarichi strategici nell'attuale esecutivo -, e le cooperative di ex detenuti che sarebbero state all'epoca beneficiate con incarichi tipo la manutenzione del verde pubblico nelle marine e la custodia delle pagode natalizie.

Si interessa della vicenda giudiziaria il pm Guglielmo Cataldi, il quale ha fatto recapitare in questi giorni la conclusione delle indagini per abuso d'ufficio all'ex sindaco (attuale vice sindaco) Adriana Poli Bortone, al sindaco di Lecce Paolo Perrone (ex assessore Lavori pubblici), e poi a continuare Salvatore Bianco, Andrea Corvaglia, Ennio De Leo, Gianni Garrisi, Fausto Giancane, Eugenio Pisanò, Angelo Tondo e Roberto Marti. Indagati per abuso d'ufficio anche l'ingegnere Piergiorgio Solombrino, dirigente dell'Ufficio lavori pubblici, Raffaele Attisani (Ufficio urbanistica), Antonio Michele Guida, dirigente dell'ufficio Attività produttive. Di falso dovrà alla fine rispondere tutta la giunta riunitasi per deliberare in data 12 giugno del 2002.

Ma ci sono altri avvisi di conclusioni delle indagini: di abuso aggravato per aver favorito una associazione mafiosa che pende su Antonio Michele Guida, Salvatore Bianco ed Ennio De Leo. Roberto Marti, neo assessore all'Urbanistica, infine, è stato indagato per corruzione elettorale. Tutti gli indagati hanno ora 20 giorni di tempo per far valere le proprie ragioni. Ma se il giudice vorrà vederci più chiaro nulla esclude il rinvio a giudizio. A meno che tutto non cada in prescrizione, dato che i fatti contestati dal pm risalgono al 2003.

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