A caccia di ricci nella zona A dell'Amp, denunciati due pescatori di frodo
A Porto Cesareo la guardia costiera ha sorpreso i soggetti nell'area totalmente interdetta alle attività della riserva naturale
PORTO CESAREO – Erano nel pieno dell’attività, pesca di ricci, quando sono piombati i militari della guardia costiera. E non sono riusciti a svignarsela. Alcuni militari erano arrivati via terra, altri per mare, nel corso di un’operazione mirata. E così, due pescatori di frodo sono stati identificati e denunciati. Il blitz della capitaneria di porto gallipolina è avvenuto questa mattina nell’Area marina protetta di Porto Cesareo, zona, purtroppo, spesso e volentieri presa di mira da quanti vanno in cerca di ricci di mare, tanto che diverse altre operazioni sono state effettuate persino nel corso della piena emergenza Covid-19.
I due soggetti, entrambi del posto, sono stati individuati alle prime luci dell’alba nei pressi della penisola de La Strea. Uno era in immersione con una bombola e l’altro in barca. A bordo c’erano alcune ceste contenenti il frutto della pesca svolta illegalmente all’interno della zona A dell’Area marina protetta. I due dovranno così rispondere di pesca in area tutelata. Mentre i ricci, 300 quelli prelevati fino a quel momento, sono stati sequestrati e gettati di nuovo in mare, poiché ancora vivi e vitali. Arginando così ulteriori danni al delicato ecosistema marino.
Le attività di controllo, condotte con il supporto del Consorzio di gestione dell’Area marina protetta, proseguiranno nel corso di tutta l’estate per preservare e tutelare gli habitat della riserva e garantire che sulla filiera della pesca circolino merci prodotte lecitamente e tracciate. Anche perché, tra le varie finalità dell’Area marina protetta di Porto Cesareo, vi sono la protezione ambientale, la tutela della valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche della zona e il ripopolamento ittico. Quest’ultimo, messo a dura prova da certe condotte.
L’Area, come noto, è suddivisa in tre zone a differente grado di tutela, cui corrispondono altrettanti gradi di fruibilità. La zona A, o zona di riserva integrale, dove i due sono stati fermati, è il cuore dell’Amp ed è vietata qualsiasi attività ad eccezione della ricerca scientifica.
Sempre oggi, nell’ambito della collaborazione con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, nell’ambito dei monitoraggi dell’avifauna marina, è stata svolta un’attività riguardante le popolazioni di Gabbiano Corso presenti sull’Isola di Sant’Andrea e lo Scoglio del Campo, nei pressi di Gallipoli.