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Cronaca Porto Cesareo

Blitz della guardia costiera nei lidi Tabù e Le Dune: sigilli ad alcune opere

Sequestrate alcune parti delle strutture, comprese in un caso cabine e infermeria. Curiosità e stupore ha destato questo pomeriggio un inatteso blitz dei militari dalla guardia costiera, dipendenti dalla capitaneria di porto di Gallipoli, all'interno di due fra i più noti lidi balneari del Salento

PORTO CESAREO – Difformità rispetto alla concessione edilizia, e scattano sequestri per alcune opere all’interno di due fra i più noti lidi non solo di Porto Cesareo, ma probabilmente di tutto il Salento.

Curiosità e stupore ha destato questo pomeriggio un inatteso blitz dei militari dalla guardia costiera, dipendenti dalla capitaneria di porto di Gallipoli, insieme con personale dell’ufficio tecnico comunale cesarino, all’interno del "Tabù" e del lido "Le Dune".

Le divise bianche dei guardacoste si sono fatte strada fra lettini e ombrelloni, raggiungendo alcune aree in particolare degli stabilimenti dove sono state realizzate opere giudicate non conformi rispetto alle autorizzazioni.

gc1-7Gli uomini agli ordini dal tenente di vascello Attilio Maria Daconto sono quindi andati ad apporre i sigilli ad alcune recenti infrastrutture. Tutto è avvenuto, come detto, fra diversi bagnanti che anche oggi, nonostante la giornata non proprio promettente, affollavano le spiagge per un tuffo nel cristallino mare di Porto Cesareo.

In particolare, i militari hanno riscontrato, nell’area ricadente all'interno della concessione demaniale rilasciata a favore del lido “Le Dune”, la presenza di alcune innovazioni non autorizzate per un totale di 20 venti metri quadri, alcune delle quali realizzate lungo il cordone dunale. Si tratta, nello specifico, di un chiosco di legno usato come punto informazioni.  

gc2-4Più esteso il problema per il "Tabù", dove sono state riscontrate innovazioni non autorizzate sul demanio per circa 80 metri quadri, in aggiunta ad altre presunte irregolarità realizzate su proprietà privata in prossimità del demanio marittimo. Nel complesso, i sequestri riguardano un’area di circa 210 metri quadri.

Nella fattispecie, i sigilli sono scattati su nove cabine e l'infermeria, tutti in legno, che non rispetterebbero la distanza dal cordone dunale, ma anche su opere in muratura, vale a dire parte della zona per le danze (per l'esattezza dove prende posto il dj) e aiuole trasformate in una sorta di privé con divanetti e tavolini.  

I legali rappresentanti delle due società sono stati segnalati alla Procura di Lecce per i reati di innovazioni non autorizzate in area in concessione, di realizzazioni di opere  in assenza o difformità del permesso a costruire.

Il tutto, in zone sottoposte a vincolo paesaggistico ed idrogeologico, nell'area ricadente in zona d’interesse comunitario “Palude del Conte e duna di Punta Prosciutto” e Area marina protetta di Porto Cesareo. Entrambi i lidi sono comunque aperti al pubblico. 

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