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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Miggiano

Precipita dal tetto del capannone che voleva comprare, muore sul colpo

Tragedia nella zona industriale di Miggiano. Donato Lucatelli, di Specchia, era andato sul posto con il figlio. Inutili i soccorsi del 118. Indagini affidate ai carabinieri

MIGGIANO – Una tragedia alla quale ha assistito, impotente, il figlio. E’ stato lui a chiedere soccorso al 118. Ma non c’è stato nulla da fare. Donato Lucatelli, 71enne di Specchia, è morto sul colpo. Fatale è stata una caduta nel vuoto, da un’altezza fra i 6 e gli 8 metri, dal tetto di un capannone, fin sul pavimento sottostante.

Un incidente simile, per dinamica, a molti altri ai quali si è assistito negli anni nel Salento. Avvenuto, per giunta – ed è davvero una drammatica coincidenza -  nel giorno in cui è prevista la sentenza d’appello per il caso di Lisa Picozzi, ingegnere milanese di 31 anni, che a fine settembre del 2010 morì in circostanze analoghe, precipitando dal tetto della ex Selcom di Tricase, mentre era impegnata in una verifica. Era stata inviata dalla Sun System, in vista di un possibile affare in corso. L’unica differenza, che nulla toglie o aggiunge alla vicenda, è che oggi non s’è trattato di un episodio classificabile come incidente sul lavoro.

Era salito per verificare la presenza di infiltrazioni

Lucatelli e il figlio, nel primo pomeriggio, si erano recati in contrada Rivola, nella zona industriale di Miggiano,  per visionare un capannone. L’uomo era in procinto di acquistarlo, la trattativa era in corso (di fatto c’era un preliminare con la proprietà), e stava quindi svolgendo un accurato sopralluogo negli ambienti, probabilmente anche per una valutazione su eventuali lavori di ristrutturazione. Ma la visita si è trasformata all’improvviso in una tragedia, dopo che l’uomo ha deciso di salire sulla sommità dell'edificio.

Qui vi era andato per verificare, in particolare, la presenza di infiltrazioni. Ma, a un certo punto, deve ha messo un piede in fallo su un lucernario. Una struttura con una copertura di plexiglass, forse già di suo cedevole, che non ha retto al peso. E Lucatelli è precipitato al di sotto, senza possibilità di appigliarsi a nulla.  

Inutili i soccorsi chiamati dal figlio

Il figlio ha subito chiesto soccorso, ma il 71enne era ormai già morto. Deceduto sul colpo, come certificato dagli operatori e dal medico del 118, giunti sul posto attorno alle 14 con codice rosso. Per  avviare le indagini, sono poi arrivati i carabinieri dipendenti dalla compagnia di Tricase.

In un primo momento era stato chiamato anche lo Spesal, ma in breve gli ispettori sanitari specializzati in verifiche sulla sicurezza nei luogo di lavoro, hanno dovuto fare marcia indietro, atteso che la vicenda non rientra, in un caso del genere, nelle loro competenze. L’edificio era vuoto, senza macchinari; di fatto, si è trattato di un sopralluogo svolto da privati.  La salma dell’uomo è stata trasferita presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, su disposizione del pubblico ministero di turno.  

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