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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dal Salento a Rai Uno: a Lecce arriva il film sul "prefetto di ferro"

Venerdì 14 sarà presentata la pellicola sulla figura di Cesare Mori, commissario impegnato nella lotta contro la malavita siciliana. Coprodotto dall'Apulia film commission, il lungometraggio sarà trasmesso su Rai Uno

LECCE  - Andrà in onda in due puntate: domenica 16 e lunedì 17 settembre, in prima serata su Rai Uno. Intanto, venerdì 14, sarà presentato al al Cineporto di Lecce. Il film “Cesare Mori: il Prefetto di Ferro”di Gianni Lepre, con Vincent Perez, Anna Foglietta, Adolfo Margiotta e Gabriella Pession, è stato infatti coprodotto con il sostegno di Apulia Film Commission, assieme ad Artis edizioni digitali

All’incontro interverranno il produttore Giorgio Schöttler, gli attori Adolfo Margiotta, Paolo Ricca, Antonio Serrano, il presidente della Provincia di Lecce Antonio Maria Gabellone, Luigi De Luca e Silvio Maselli, rispettivamente vicepresidente e direttore di Apulia Film Commission, e i primi cittadini delle città coinvolte nelle riprese dal location manager Fabio Marini: Paolo Perrone, sindaco di Lecce, Antonio Fitto, sindaco di Maglie, Marcello Risi, sindaco di Nardò, e Luciano Cariddi, sindaco di Otranto. Durante l’incontro, saranno proiettate le immagini del backstage oltre a delle clip relative gli agli interpreti presenti.

“Cesare Mori: il Prefetto di Ferro”, è una vicenda che si svolge nella Sicilia dei primi del ‘900. A Gangi il commissario Cesare Mori è a capo di una squadra speciale della polizia che combatte con qualsiasi mezzo quelle bande di malavitosi, latitanti e mafiosi che imperversano nella regione con violenza, saccheggi, distruzione e morte. Proprio la sua azione incisiva lo porta ad ottenere una certa notorietà e fama tra i colleghi, gli stessi nemici e tra le fila dei politici italiani. Accanto a sé, la moglie Angelina, una donna dal carattere fragile e tormentato, ma capace di sostenerlo nella sua lotta e il piccolo Saro, il loro amato figlio adottivo: con loro è capace di esprimere il suo lato più affettuoso e generoso.  La sua incisiva lotta al brigantaggio e alla mafia lo porta, dopo aver ricoperto la carica di prefetto di Bologna prima e di Trapani poi, ad essere nominato nel 1924 da Mussolini Prefetto di Palermo con poteri straordinari, attuando da quel momento una dura repressione contro la malavita e contro lo strapotere delle cosche mafiose, obiettivo che persegue fino al 1928, anno in cui viene nominato Senatore del Regno.

 

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