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Cronaca

Fast food non in via Costa durante la festa: la conferma arriva dal Tar

Il presidente Pasca ha respinto l'istanza cautelare proposta per conto di quindici esercenti che contestano il trasferimento in occasione della festa

LECCE – Per i gestori di fast food ambulanti tradizionalmente allocati in via Costa durante la festa di Sant’Oronzo, la destinazione per l’imminente edizione sarà nei pressi dello stadio, come stabilito dall'amministrazione comunale.

Lo ha confermato il presidente del Tar di Lecce, Antonio Pasca, con un decreto cautelare con il quale ha respinto il ricorso di quindici titolari di licenza che contestavano l’illegittimità della delibera di giunta che ha disposto il trasferimento delle loro attività in altra sede, nei pressi dello stadio e del conseguente avviso pubblico per la partecipazione alla festa.

Per Pasca – che ha fissato l’udienza nel merito al 5 settembre – nel provvedimento di giunta non ci sono ad un primo esame, proprio della fase cautelare, profili di macroscopica illogicità e irragionevolezza. Proprio mancando questi elementi, sottolinea il presidente nelle motivazioni, l’eventuale accoglimento del ricorso avrebbe comportato solo l’obbligo per l’amministrazione di procedere a nuova delibera e non, automaticamente, il riconoscimento della posizione pretensiva, cioè del presunto diritto a rimanere lì dove sono stati negli ultimi anni.  

I ricorrenti sono assistiti dagli avvocati Daniele Montinaro e Vittorio Solero. L'amministrazione comunale, invece, non si è costituita in giudizio.

Il commento del sindaco: "La festa è di tutti".

A margine della decisione odierna, il sindaco, Carlo Salvemini, ha così commentato: "L'amministrazione comunale è titolare della programmazione della festa patronale e dell'organizzazione degli spazi pubblici. Le sue scelte possono non essere condivise ma vanno rispettate; così come quando si entra a casa di altri si può opinare sull'organizzazione degli ambienti ma si rispettano i gusti del padrone di casa. Sant'Oronzo è la festa della comunità tutta, non una semplice esposizione di operatori commerciali: non esistono diritti acquisiti intangibili all'occupazione di stalli su suolo comunale perché si priverebbe altrimenti l'amministrazione di ogni possibilità di autonoma scelta programmatoria. Nessuna decisione è presa quindi contro qualcuno, ma col solo obiettivo di rendere la manifestazione più ordinata, pulita, decorosa, qualificata. Se si assume questa fondamentale premessa il confronto è più semplice e proficuo, con tutti".

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