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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Presunte minacce per il concerto spostato, l'assessore: "Discussione animata"

Paolo Foresio, che da quanto risulta in un messaggio ripreso nell'ordinanza dell'operazione "Final blow" sarebbe stato intimidito, ridimensiona l'accaduto. Il sindaco: "Occhi aperti rispetto a certi approcci"

LECCE - Una discussione animata sì, ma senza le minacce emerse dalle intercettazioni riportate nell'ordinanza dell'operazione "Final Blow". L'assessore Paolo Foresio (nella foto, sotto), che al Comune di Lecce ha anche la delega agli Spettacoli, ha spiegato con una nota diffusa oggi il tenore del confronto avuto con Andrea Pepe, responsabile del Parco di Belloluogo e arrestato durante il blitz della polizia, dopo la decisione di spostare un concerto in piazza Libertini. 

Quel faccia a faccia con l'amministratore, Pepe lo ha poi riassunto, in un messaggio inviato ad altri due indagati, con parole che descrivono un atteggiamento chiaramente intimidatorio, ma l'esponente della giunta leccese ridimensiona: i toni usati dal vivo sarebbero stati coloriti ma non tali da dare la percezione di una minaccia. Altrimenti, ha precisato Foresio, li avrei denunciati alle autorità competenti come avvenuto in altre circostanze. 

L'assessore, che ha voluto per prima cosa ringraziare i tanti che gli hanno manifestato solidarietà, ha dichiarato: "Le deleghe che mi sono state assegnate mi portano quotidianamente a confrontarmi con numerosi portatori di interesse, talvolta anche con toni accesi, come è fisiologico che sia per un amministratore che quotidianamente è sulla strada. Personalmente, quando ho percepito minacce per la mia persona, ho subito denunciato il fatto alle autorità competenti. Lo avrei fatto senza esitazione anche questa volta se effettivamente l'indagato si fosse rivolto a me nelle modalità riportate negli atti di indagine. Ringrazio le forze dell'ordine e la magistratura per il lavoro eccellente svolto ogni giorno e in particolare in questa occasione”.

Sulla vicenda prende posizione anche il sindaco, Carlo Salvemini: "Come amministratori siamo impegnati a fronteggiare una realtà non facile, tenendo sempre dritta la barra della legalità. Lecce è una città sana, che in questi anni è cresciuta molto, ma che sconta ancora fragilità che insieme dobbiamo impegnarci a sanare. Ricostruendo le relazioni di comunità nei quartieri, intervenendo sulle periferie sociali e con il contrasto ad ogni tentativo della criminalità di cercare sponde nell'amministrazione pubblica per il conseguimento di vantaggi ingiusti".

Il primo cittadino leccese prosegue: "Come ho fatto in privato, ribadisco pubblicamente il mio incoraggiamento all'assessore Paolo Foresio e agli altri amministratori comunali che sono chiamati a confrontarsi con la realtà cittadina per migliorarla – e mai per assecondarne i difetti – e con gli interessi che si muovono in città, tra i quali possono nascondersi talvolta insidie e ai quali occorre approcciarsi con occhi ben aperti". Rispetto alla convenzione in essere per la gestione del grande polmone verde, frutto di una aggiudicazione del 2016, il sindaco ritiene doveroso attendere "eventuali sviluppi sul fronte delle indagini".

Intanto però, assicura il sindaco, sarà alta la vigilanza: "Il Parco di Belloluogo è patrimonio di tutte le famiglie leccesi che ogni giorno lo frequentano per trascorrervi momenti di svago. Noi siamo, e saremo sempre, impegnati a garantire che quest'area continui ad essere un luogo dei cittadini, delle famiglie, dei bambini leccesi e un sano punto di riferimento per la comunità".


 

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