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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Presunti abusi su una ragazza con deficit mentale, assolti i tre imputati

Nessun abuso su una ragazza affetta da un lieve deficit di natura psichica. Sono stati assolti i tre giovani imputati, tra i 24 e i 34 anni, che avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato dinanzi al gup Alcide Maritati. Una sentenza che conclude un lungo iter giudiziario iniziato a novembre 2012

Presunti abusi su una ragazza con deficit mentale, tre giovani a giudizio
LECCE – Nessun abuso su una ragazza affetta da un lieve deficit di natura psichica. Sono stati assolti i tre giovani imputati, tra i 24 e i 34 anni, che avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato dinanzi al gup Alcide Maritati. Una sentenza che conclude un lungo iter giudiziario iniziato a novembre 2012.

LECCE – Nessun abuso su una ragazza affetta da un lieve deficit di natura psichica. Sono stati assolti i tre giovani imputati, tra i 24 e i 34 anni, che avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato dinanzi al gup Alcide Maritati. Una sentenza che conclude un lungo iter giudiziario iniziato a novembre 2012.

A dare avvio alle indagini la denuncia dei familiari della presunta vittima, oggi ventunenne, che circa tre anno fa avevano raccolto le rivelazioni della ragazza. Ai genitori, allarmati dalle ripetute assenze della figlia, la giovane donna aveva raccontato di essere stata costretta a subire rapporti sessuali da un ragazzo di pochi anni più grande di lei, che le aveva intimato di non raccontare a nessuno dei loro incontri. I familiari decisero di denunciare tutto ai carabinieri che trasmisero gli atti alla Procura della Repubblica.

Il 28enne rispondeva anche dell’accusa d induzione alla prostituzione per aver costretto la ragazza ad avere altri incontri di natura sessuale con due persone. In un caso gli abusi sarebbero stati consumati nelle campagne di un paesino del basso Salento. Gli altri due imputati rispondevano invece di violenza sessuale di gruppo per aver abusato contemporaneamente della presunta vittima. Anche in questo caso i rapporti sarebbero stati consumati nelle campagne di un paesino della provincia salentina.

Gli imputati, però, hanno sempre respinto ogni accusa, spiegando che i rapporti erano avvenuti in maniera del tutto consenziente, come dimostrerebbe il fatto che nessuna lesione o segno di violenza sarebbe mai stato riscontrato sul corpo dell’allora 19enne. Sarebbe stata proprio la presunta vittima ad avvicinare i tre. Tesi corroborate da un consulenza cui la giovane donna è stata sottoposta.

Ad assistere gli accusati, gli avvocati Federico Massa, Antonella Corvaglia, Salvatore e Ilario Manco. La famiglia della ragazza, assistita dall’avvocato Stefania Mercaldi, si era costituita parte civile. 

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