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Cronaca Taviano

Problemi con l'auto e spara contro la concessionaria

Salvatore De Lorenzis, 41enne di Racale, a settembre avrebbe indirizzato quattro colpi di pistola contro la "Marvello Cars" di Taviano, per presunti difetti alla Bmw da poco acquistata. Arrestato

TAVIANO - Quattro colpi di pistola contro la vetrata della concessionaria. Non un tentativo di estorsione, né un'intimidazione, ma, forse "solo" un modo per protestare vigorosamente per via di presunti difetti sull'auto acquistata da poco, una Bmw serie 3, modello usato. Metodo faidate, insomma. Invece di consultare un avvocato, Salvatore De Lorenzis, 41enne di Racale, avrebbe pensato bene di farsi "giustizia" da solo. Indirizzando i colpi d'arma contro il vetro della concessionaria "Marvello Cars" di Taviano. E così facendo, danneggiando anche un paio di veicoli, una Bmw X5 e lo pneumatico di un'utilitaria.

Ora l'uomo dovrà rispondere per il porto illegale di arma da fuoco e per il danneggiamento a seguito di colpi di arma in luogo pubblico. L'episodio risale al 23 settembre scorso (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=30143). La concessionaria sorge nella zona industriale di Taviano, lungo la via che conduce verso la marina di Mancaversa. Furono i dipendenti, nel pomeriggio, al momento della riapertura dell'attività, a fare l'inquietante scoperta. Il titolare, Antonio Marvello, quel giorno era fuori per motivi di lavoro. E propria questa sua assenza potrebbe aver suscitato l'ira di De Lorenzis e averlo condotto alla decisione di farsi "giustizia". Secondo quanto ricostruito, l'uomo si sarebbe avvicinato alla concessionaria e, dopo aver abbassato il finestrino del lato passeggero della sua Bmw, avrebbe puntato l'arma in direzione della vetrata, esplodendo quattro colpi di pistola, per poi allontanarsi subito.

Le motivazioni che hanno mosso il dito sul grilletto, per la verità, sono ancora da appurare in pieno. Ma i carabinieri della compagnia di Casarano avrebbero elementi sufficienti per spiegare che all'origine vi sarebbero proprio le rimostranze per l'auto non rispondente del tutto alle esigenze di De Lorenzis. All'identità dell'uomo, già noto alle forze dell'ordine, soprannominato "Ciolo", i carabinieri sono arrivati sia studiando i fotogrammi del sistema di videosorveglianza, sia tramite indagine classica. Scoprendo, cioè, che il 41enne racalino aveva acquistato solo poco tempo prima la Bmw, immortalata dalle telecamere e ritrovata sotto la sua abitazione.

E la pistola? Al momento, non è stata trovata. Sembra che sia stata gettata in mare, ma anche in questo caso le verifiche sono in corso. Per De Lorenzis, è scattato inevitabilmente l'arresto, su ordinanza emessa dal gip Antonia Martalò del Tribunale di Lecce su richiesta del sostituto procuratore Carmen Ruggiero.

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