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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Processo "Ctm": prosciolto Ria, in dodici a giudizio

E' stato prosciolto dall'accusa di abuso d'ufficio l'ex presidente della Provincia ed attualmente deputato del Pd. Dodici, invece, i rinvii a giudizio. Sotto la lente diversi nomi di politici illustri

E' stato prosciolto dall'accusa di abuso d'ufficio l'ex-presidente della Provincia Lorenzo Ria ed attualmente deputato del Pd nell'udienza preliminare che si è svolta davanti al gup Carlo Cazzella. In 12 sono stati rinviati a giudizio, a vario titolo, per i reati che vanno dal peculato, alla truffa al riciclaggio ed emissione di fatture false e prosciolti dall'accusa di abuso d'ufficio. Le indagini sui fondi del Ctm di Lecce (associazione per la solidarietà e la cooperazione internazionale) erano state portate avanti dal sostituto procuratore Giovanni Gagliotta. Il processo si aprirà il prossimo 4 febbraio davanti ai giudici del primo collegio penale. L'inchiesta fece luce sull'impiego di somme erogate dallo Stato per l'assistenza agli ospiti del centro di accoglienza "La Badessa" e distratte per effettuare le frequenze dell'emittente televisiva L'ATV.

Sotto la lente sono finiti nomi illustri della politica salentina, tra i quali Lorenzo Ria, all'epoca presidente della Provincia di Lecce, Luigino Sergio, allora direttore generale della Provincia di Lecce e socio della Ctm Onlus, Vinicio Russo, presidente del direttivo del Ctm. Secondo la Procura, le pratiche per gestire la masseria poi divenuta centro di accoglienza si sarebbero svolte irregolarmente, ossia senza procedere a gara, senza la necessaria autorizzazione e in mancanza di controlli amministrativi sul centro.

Ora arriva l'approfondimento dibattimentale. Lorenzo Ria, difeso dall'avvocato Pasquale Corleto, aveva dichiarato di voler rinunciare alla prescrizione consapevole della propria estraneità ai fatti contestati. In un'auladi Tribunale finiscono anche Ernesto Leganza, Antonio Elia, Anna Maria Caretto, Leanna Totaro, Il Gup ha prosciolto per il solo capo d'imputazione dell'abuso anche Vinicio Russo e Luigino Sergio, Cesare Distante, Antonio Tommasi, Giuseppe Spedicato, Antonio Silvestri, Giannantonio Lorusso. Sotto processo anche il consigliere di Rifondazione Piero Manni. A difenderli gli avvocati Michele Palazzo, Stefano Prontera, Amerigo Barba, Stefano Maggio e Fabio Patarnello.

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