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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Veglie

Progetto Sansificio: Oil Salento fa un passo indietro

Veglie: incontro fra sindaci, azienda e assessore provinciale Scognamillo. Rispetto al piano originario dovrebbe essere prodotto solo nocciolino di sansa, che Leverano potrebbe usare come combustibile

Una caterva di articoli di giornale e di servizi televisivi, la paura montante della cittadinanza, i siti web locali https://www.veglieonline.it e https://www.veglienews.it che hanno portato avanti dibattiti, sollevando una questione ambientale che ben presto ha interessato anche altri comuni del Nord Salento. Al centro di tutto, come molti avranno già capito, il sansificio in via di costruzione da parte della "Oil Salento" in locali già adibiti in passato ad altri usi. Proprio oggi, a seguito di un incontro alla presenza dell'assessore provinciale all'Ambiente Gianni Scognamillo, dei rappresentati istituzionali dell'area interessata (i Comuni di Veglie, Salice Salentino, Leverano sulla sponda leccese, Sandonaci e San Pancrazio Salentino su quella brindisina) ed un nutrito pubblico di cittadini l'azienda ha annunciato di aver deciso di cambiare in parte il progetto.

L'impianto, dedicato in origine alla lavorazione di pomidoro, avrebbe dovuto produrre secondo il nuovo piano industriale circa 3mila e 200 quintali di nocciolino di sansa e 520 quintali di olio grezzo al giorno. Il nuovo progetto prevede dunque lo sviluppo solo del primo elemento, una forma di combustibile, al quale il Comune di Leverano ha già fatto sapere di essere interessato: potrebbe essere usato per il riscaldamento delle numerose serre che sorgono sul territorio, dato che avrebbe un impatto meno invasivo del gasolio.

La questione ambientale era quella più sentita, da parte della popolazione, che, anche con la nascita di un comitato ("Ambiente Sano"), ha fatto pressione affinché si arrivasse ad una soluzione. In molti si sono infatti chiesti se il cambio di destinazione d'uso dei quindici locali preesistenti nell'azienda "La Casa" non dovesse essere discusso pubblicamente. Il timore era che fumi e gas avessero potuto creare disagio e inquinamento. Resta in piedi ora un'altra questione, quella dell'impatto urbanistico. La ristrutturazione, con ampliamento, potrebbe condurre i sindaci a presentare ricorso al Tar. Molti aspetti si dovranno valutare nella prossima conferenza dei servizi, fissata per il 12 settembre. Resta assodato che, anche modificando progetto, la Provincia si doterà di tutte le cautele necessarie - oltre alle centraline stesse della Oil Salento - per il controllo delle emissioni. Un primo passo in avanti verso un concordato sembra essere stato fatto, ma sulla questione si preannunciano nuove puntate.

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