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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Prove tecniche di mercato. Poco spazio, molti i dubbi

L'assessore Luigi Coclite ha assistito alla simulazione concordata con i commercianti che dovranno sistemarsi nell'area di viale Roma. Spazi angusti per i mezzi, difficoltà di manovra, nervi tesi

LECCE - Alle 14, ora convenuta con l'assessore Luigi Coclite per la verifica sul campo della nuova area destinata al mercato bisettimanale, i furgoni in fila sono già una decina. Un'ora dopo sono diventati circa 50 e manovrano non senza difficoltà all'interno della zona nel tentativo di simulare la preparazione dell'attività di vendita: ingresso, scarico della merce e quant'altro.

Le criticità più volte portate alla ribalta negli ultimi giorni dagli operatori commerciali sono state toccate con mano: gli spazi assegnati a ciascun operatore sono di fatto incompatibili con la presenza del mezzo che molti degli ambulanti usano come "vetrina" oppure come deposito e che non sono disposti a lasciare all'esterno, come pure vorrebbe l'amministrazione comunale che si fa scudo della normativa regionale.

Al termine del sopralluogo, l'amministratore ha chiesto qualche giorno di tranquillità per esaminare la situazione prima con l'ufficio tecnico e, in un secondo momento, con il sindaco Paolo Perrone al quale verranno prospettate le possibili correzioni. Fu proprio lui, del resto, a istruire la delibera per l'istituzione della nuova area mercatale, nel 2005, in qualità di assessore ai Lavori Pubblici. Un atto voluto dall'allora amministrazione Poli Bortone per regolamentare una situazione che si trascinava in via provvisoria dal 1996 su viale dello Stadio, oggi viale Giovanni Paolo II, e prima ancora su quello Aldo Moro.

E ora che sembrava di essere in dirittura di arrivo, la matassa appare piuttosto difficile da sbrogliare. Coclite si sta muovendo in un percorso molto angusto, cercando da una parte di stabilire una volta per tutte dei punti di riferimento obiettivi ancorati alla legislazione vigente e dall'altra di non salvaguardare tutti i posti di lavoro esistenti. Ma il terreno sotto i piedi non è solidissimo, ed oggi pomeriggio se ne ha avuta la dimostrazione. I commercianti appaiono divisi in due fazioni: coloro che ritengono impossibile il trasferimento nella nuova area e coloro che invece pensano che alla fine la quadratura del cerchio verrà trovata.

C'è poi l'incognita degli ambulanti esclusi dalla graduatoria perché non in regola con il pagamento della Tosap, che qualcuno vorrebbe fare rientrare… dalla finestra. Già così, lo spazio disponibile scontenta tutti: e a vedere i mezzi incastrati come in un mosaico, con le tende che si sovrappongono e con i portelloni dei furgoni adiacenti che non si possono aprire contemporaneamente, c'è poco da aggiungere. Ma i tecnici comunali, insieme ai progettisti, hanno lavorato sulla base delle licenze che certificano la disponibilità per 32 metri quadrati ciascuno anche se di fatto lo spazio di cui usufruiscono tutt'ora è di 48, per il quale del resto pagano l'equivalente tassa di occupazione.

Sarebbe infine da considerare una questione, quella dei parcheggi che oggi non era all'ordine del giorno, ma che bisognerebbe iniziare ad affrontare se davvero si vieterà ai veicoli di sostare nell'area di vendita. Le strade adiacenti del rione San Sabino, sono in grado di sopportare la presenza, due volte a settimana di quasi 300 mezzi di varie dimensioni? Solo a vedere la fila in attesa oggi, fatta di non più di una cinquantina di veicoli, nasce più di qualche dubbio. Fare un altro esperimento potrebbe essere deleterio.

Insomma, la strada che porta al trasferimento del mercato bisettimanale, è ancora lunga. Appare probabile che la data auspicata dal sindaco, la fine di ottobre, non potrà essere rispettata. Coclite ha ribadito la volontà dell'amministrazione di "liberare"la zona attualmente occupata dopo anni di lamentele dei residenti ma il passaggio non sarà indolore. La tensione affiorata nelle quasi due ore di confronto non è da sottovalutare.

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