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Cronaca Nardò

Provocò l'incidente in cui morirono due suoi amici, patteggia la condanna

Era il 25 agosto del 2015, alla periferia di Nardò un'autovettura entrò in collisione con un autocarro. Alla guida un 23enne

LECCE – La vacanza nel Salento si trasformò in tragedia. Il 25 agosto del 2015, verso le 7,15 di un martedì mattina afoso, un grave incidente stradale avvenne in località Pagani, alla periferia di Nardò. Una comitiva di amici, tutti provenienti dal Varesotto (soltanto uno aveva origini svizzere) viaggiava a bordo di una Peugeot 3008 presa a noleggio, quando si scontrò violentemente con un Fiat Iveco Trakker. Nell’impatto, violentissimo, persero la vita Marco Fiori, di 22 anni, e Nicolò De Peverelli di 20.

Alla guida dell’autovettura, con a bordo cinque passeggeri, uno in più del numero massimo consentito dalla carta di circolazione dell’autovettura, Francesco Radice, 23enne di Varese, assistito dall’avvocato Stefano De Francesco. La Peugeot non si fermò a uno stop, ed entrò in collisione con l’autocarro. Da qui la contestazione al 23enne di omicidio colposo con l’aggravante di aver commesso il fatto ponendosi alla guida dell’autovettura in stato di alterazione psicofisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope (cannabinoidi e metamfetamine). Per quei tragici fatti costati la vita a due suoi amici, Radice ha patteggiato una condanna a tre anni di reclusione e la revoca della patente.

Il conducente del Fiat Iveco, un 58enne di Latiano, assistito dall’avvocato Vincenzo Taurisano del foro di Brindisi, è stato giudicato con il rito abbreviato e assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste. 

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