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Cronaca Nardò

Guardie zoofile, multe a sporcaccioni. Controlli e “discussioni” per cani in spiaggia

Oltre sessanta contravvenzioni e multe per 3 mila euro nel bilancio dei guardiani ambientali nei confronti dei padroni “distratti”. Pattugliamento con le bici elettriche sul litorale e nel parco di Porto Selvaggio

NARDO’ - Sono oltre sessanta le multe elevate dalle Guardie zoofile Agriambiente Lecce nei primi otto mesi dell’anno nel territorio di Nardò, con sanzioni per circa 3 mila euro, nei confronti di chi non rispetta le norme sulla conduzione dei cani e in particolare nei confronti degli imperterriti “sporcaccioni” che non provvedono al recupero e al corretto smaltimento delle deiezioni degli amici a quattro zampe. Un lavoro capillare e quotidiano di controllo e monitoraggio che spazia dal centro storico, alle vie cittadine e anche nelle marine e nel parco naturale, al quale si aggiunge l’opera di sensibilizzazione e vigilanza, che si è intensificata per tutto il mese di agosto, verso i bagnanti invitati a portare i propri animali da affezione nelle aree destinate dal Comune.

In particolare l’amministrazione comunale neretina, già da diverse settimane, ha individuato ed attrezzato nella zona dell’Arenile (Lu Rinaru), nella baia tra Torre Uluzzo e Serra Cicora, la spiaggia, o meglio dire la scogliera destinata ai cani. Una zona costiera non sempre gradita però ai conduttori degli amici a quattro zampe, che pur in presenza della relativa cartellonistica e indicazione specifica, continuano molto spesso a preferire la spiaggetta che si trova poche centinaia di metri più avanti, frequentata da villeggianti e famiglie con bambini, e questo genera spesso dei contrasti verbali e anche con toni accesi, sulla corretta interpretazione delle norme e sull’esplicito invito a portare il proprio cane nel tratto di scogliera a loro destinato e indicato anche con appositi cartelli informativi e multilingue e identificabile anche dalla presenza dei contenitori per la raccolta delle deiezioni.

Un lavoro di controllo che viene espletato giornalmente proprio dalle guardie zoofile, coordinate da Antonio Russo, che da alcuni giorni possono anche muoversi con più celerità, tanto nel parco di Porto Selvaggio quanto sul litorale dell’Arenile e negli altri luoghi di pattugliamento, grazie alla nuova dotazione: due biciclette elettriche di ultima generazione già in uso da diverso tempo dalla polizia di Stato in grandi città come Roma e Milano. Grazie a questi due mezzi elettrici le guardie possono operare in modo più efficace lungo tutta la costa neretina, compreso ovviamente il parco naturale regionale di Porto Selvaggio e palude del Capitano. La trazione assistita infatti, permette di poter percorrere diversi chilometri con il minimo sforzo per un periodo di tempo più che sufficiente a garantire l’autonomia per tutta la durata del servizio.                                          

Il Comune di Nardò, già nel maggio scorso, aveva ottemperato alle prescrizioni imposte dalla legge della Regione Puglia in materia di norme per l’accesso alle spiagge degli animali da affezione, scegliendo di caratterizzare un’area nella zona di Torre Inserraglio che nel prossimo futuro verrà dotata delle attrezzature utili a migliorarne la fruibilità. A quell’area si è poi aggiunta quella di circa 7 mila metri quadrati in zona Lu Rinaru dove i bagnanti trovano ad accoglierli una cartellonistica multilingue che indica l’inizio della spiaggia adibita alla balneazione promiscua, oltre ai contenitori per la raccolta delle deiezioni. E’ bene ricordare anche che il proprietario che si accompagna con l’animale presso la spiaggia ha l’obbligo di condurlo col guinzaglio e di dotarsi del kit per la raccolta degli eventuali fisiologici bisogni. Inoltre è fatto obbligo di avere con sé il libretto sanitario che ne attesti tutte le regolari vaccinazioni, di poter essere identificare l’animale con microchip, di dotarsi di ombrellone, riserva d’acqua e l’attrezzatura per la raccolta delle deiezioni. Alle guardie zoofile e agli agenti della polizia locale è affidato il compito di sensibilizzare i bagnanti verso l’attuazione delle norme e il relativo controllo.

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