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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Quattro mazzate e un funerale

Botte da orbi ieri pomeriggio durante una funzione presso la chiesa del Sacro Cuore. Il figlio del titolare di una ditta di pompe funebri ha colpito prete e sagrestano, facendo svenire quest'ultimo

Capire come e perché sia successo, è ancora difficile. Forse qualcuno dirà, spiegherà. Fatto sta che è successo. Un funerale dovrebbe essere un momento di riflessione interiore, il trapasso verso l'aldilà generare profondo rispetto, silenziose ed intime considerazioni sui grandi passaggi dell'esistenza terrena. E invece, ieri pomeriggio, presso la chiesa del Sacro Cuore di Lecce, durante una funzione funebre, è scoppiata la baraonda. Per la serie, quattro mazzate e un funerale. Proprio così.

Il figlio del titolare di una ditta di pompe funebri del capoluogo, per motivi ancora non del tutto chiari, ad un certo punto di quella sacra funzione, ha avuto un diverbio con i principali custodi della parrocchia: il prete ed il sagrestano. E deve essere stato un diverbio piuttosto acceso, perché dalle parole si è arrivati ai fatti. Proprio così. E fa niente che si fosse in un luogo di culto, al cospetto di una famiglia in lacrime e di un defunto.

Evidentemente, ci sono cose che vanno chiarite subito. Insomma, per farla breve, è scattata la rissa. Proprio così: il giovane s'è scagliato contro il sacerdote ed il sagrestano, sono volate botte da orbi. Tanto che a farne le spese più di tutti è stato il sagrestano, che, forse a causa di una sventagliata di quelle pesanti, è crollato a terra, svenuto, per poi riprendersi fortunatamente di lì a poco. E ora? Beh, ora probabilmente qualcuno chiarirà la vicenda. Quattro mazzate e un funerale.

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