Quattro militari salentini nel "Calendesercito 2008"
Gianluca Luchena, Laura Macchia, Fabio Tommasi e Gianluca Castelluzzo sono i militari di Galatina, Lecce e Calimera che hanno prestato la loro immagine per il progetto comunicativo dell'esercito
Due testimonial salentini per il "CalendEsercito 2008", il progetto comunicativo dello Stato maggiore dell'esercito italiano che è stato presentato questa mattina a Roma. Si tratta del tenente Gianluca Luchena di Galatina (in foto), del caporalmaggiore Laura Macchia di Lecce (in foto), del caporalmaggiore Fabio Tommasi di Calimera e del primo caporalmaggiore Gianluca Castelluzzo, anch'egli di Galatina. "Per non dimenticare" è la frase che spiega il progetto. Per non dimenticare "la storia di dure prove e di eroici, dolorosi sacrifici, da quelli che segnarono la grande guerra del 1914-1918 a quelli più recenti ben impressi nella nostra memoria, che sollecitano tutti il nostro commosso reverente omaggio", secondo parole del presidente della Repubblica del 4 novembre dello scorso anno.
Il CalendEsercito, ideato e realizzato con risorse interne alle forze armate, si ammanta di scatti che vogliono testimoniare la continuità col passato: alle foto d'epoca si abbinano foto "moderne" che raccontano l'attualità degli stessi soggetti ritratti nelle foto d'epoca. La pubblicazione si apre con una prefazione a cura del capo di Stato maggiore dell'esercito, generale di corpo d'armata Fabrizio Castagnetti. Il paginone centrale è dedicato ai "due giovani del ‘99", uomini che hanno vissuto la Prima Guerra Mondiale, Cavalieri di Vittorio Veneto, oggi ultracentenari.
Il CalendEsercito, ideato e realizzato con risorse interne alle forze armate, si ammanta di scatti che vogliono testimoniare la continuità col passato: alle foto d'epoca si abbinano foto "moderne" che raccontano l'attualità degli stessi soggetti ritratti nelle foto d'epoca. La pubblicazione si apre con una prefazione a cura del capo di Stato maggiore dell'esercito, generale di corpo d'armata Fabrizio Castagnetti. Il paginone centrale è dedicato ai "due giovani del ‘99", uomini che hanno vissuto la Prima Guerra Mondiale, Cavalieri di Vittorio Veneto, oggi ultracentenari.