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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Quel quadro mai restaurato. Quando tornerà alla città?

Il Comune fa spallucce e i residenti di piazzetta dei Saraceni aspettano l'opera che ritrae la Vergine da cinque anni. Dal 2002 il quadro si trova in sala giunta a Palazzo Carafa in attesa di restauro

Ritorniamo oggi sulla vicenda del quadro della Vergine Maria di cui vi abbiamo riferito alcuni giorni fa, sollecitati da diversi residenti di piazzetta dei Saraceni, nel centro storico di Lecce. Un quadro che per circa 80 anni ha fatto bella mostra su un muro poi buttato giù dal Comune per consentire il passaggio pedonale che dal parcheggio di viale dell'Università (dove un tempo si trovava l'arena "Aurora"), porta direttamente nel cuore del centro storico. Dalla conclusione di quei lavori sono trascorsi circa cinque anni, mentre il quadro fu rimosso con un nobile fine: restaurarlo e riportarlo al suo splendore originario. Queste almeno nelle intenzioni dell'amministrazione comunale: disattese, però, perché l'immagine, olio su legno, che ritrae la Madonna con il Bambin Gesù tra le braccia, oggi si trova da tutt'altra parte: nella sala giunta di Palazzo Carafa (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=5123).

In assenza di risposte da parte dell'ex sindaco Poli Bortone, nonchè attuale assessore alla Cultura, la domanda è stata allora girata al direttore generale del Comune di Lecce Piergiorgio Solombrino, il quale ha confermato (ma d'altronde l'opera è sotto gli occhi tutti in sala giunta) che il restauro del quadro non è nemmeno cominciato. "Ci sono due condizioni perché il dipinto torni alla sua sede originaria - dice il funzionario - la prima è il restauro, la seconda è l'autorizzazione a firma del proprietario della facciata su cui dovrebbe essere ricollocato il quadro".

Ahi. L'autorizzazione è già stata firmata da una residente di piazzetta dei Saraceni: "Certo che ho firmato il permesso che consente al Comune di collocare il quadro sulla parete della mia abitazione - dice la signora Maria Antonietta Spagnolo, 82 anni. "Circa quattro anni fa un tecnico comunale si presentò con il documento in mano chiedendomi di firmare, cosa che feci, naturalmente. All'epoca non pensai di farmi rilasciare una fotocopia di quella richiesta, anche perché immaginavo che da lì a poco il quadro sarebbe tornato nella nostra piazzetta. Siamo molto affezionati al quadro - aggiunge - perché lo ricordo da quando acquistai questa casa, nel 1944. Ricordo ancora il giorno in cui mio figlio si sposò, quando volle farsi fotografare con la moglie vicino al quadro della Madonna. E poi vorrei sapere - conclude l'anziana residente - se devo preoccuparmi di sistemare il muro, perché così com'è attualmente non può certo ospitare la ‘nostra' Madonna".

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