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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Galatina

"Raccolta di fondi per un noto medico". E spillano 3mila euro a una donna

Due truffatori sono riusciti a raggirare una 73enne di Galatina con una certosina opera di convincimento. Indagano i carabinieri

GALATINA – Potenza della suggestione, tutte le resistenze di una donna di 73 anni di Galatina sono cadute davanti a una certosina opera di convincimento, tanto da finire per cedere ad alcuni truffatori la bellezza di 3mila euro in contanti. A monte, l’inesistente richiesta di soldi per opere di bebne che un uomo ha detto di voler fare per conto di un noto – in realtà inesistente – medico dell’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina. “Sa, signora – ha spiegato un soggetto all’anziana, dopo averla fermata per strada ieri pomeriggio – il dottore sta facendo una raccolta di fondi, era amico del mio defunto papà e gli sto dando una mano”.

La donna, per la verità, non è parsa subito convinta e così è entrato in scena un secondo truffatore, il quale ha narrato di questo medico come se fosse un vero e proprio luminare. Il Gatto e la Volpe, alla fine, tanto hanno fatto, da riuscire a provocare una crepa nella mente della 73enne, che si è persuasa della bontà dell’iniziativa. E così, si è recata in casa a prendere del denaro, dandosi appuntamento poco dopo nei pressi del mercato settimanale.

E di soldi ne ha presi davvero tanti. Si è ripresentata, infatti, con 3mila euro. Non solo. E’ salita anche a bordo dell’auto dei ciarlatani, facendo un tratto con loro. Voleva andare di persona presso l’ospedale. Ma, arrivati all’altezza di una copisteria, hanno invitato la donna a scendere un attimo per fare delle fotocopie dei suoi documenti d’identità. “Sa, signora, la burocrazia, eccetera, eccetera”. Purtroppo, non aveva più il denaro con sé, lasciato nelle loro mani, così, quando è scesa per recarsi nel negozio, l’auto è ripartita a razzo. E addio 3mila euro.

La vicenda è stata denunciata nel pomeriggio presso la stazione dei carabinieri. Purtroppo, non molti i dettagli forniti dalla vittima del raggiro. Ha spiegato solo di essere stata avvicinata dai due soggetti in via Monte, ma non ha saputo definire il modello di autovettura, tantomeno ricordare la targa.  

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