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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Squinzano

Vittima di emorragia, racconta ai medici di aver partorito e nascosto il feto

Portata al pronto soccorso del nosocomio di Copertino, una 17enne, incalzata dalle domande anche dei carabinieri, ha ricostruito l'accaduto

COPERTINO – Una triste storia quasi d’altri tempi, che sembra riportare le lancette del tempo a un Sud arcaico, fatto di povertà e abbandono. Una vicenda accaduta a Squinzano, in un contesto sociale difficile, fatto di degrado e miseria.

Protagonista una 17enne, che è ora ricoverata nel reparto di Ginecologia dell’ospedale di Copertino. La ragazza nella tarda serata di ieri ha raggiunto il pronto soccorso dopo una forte emorragia vaginale. Ai medici è apparso subito evidente che l’emorragia era legata a una gravidanza. Incalzata dalle domande dei sanitari prima, e dei carabinieri dopo, la giovane paziente ha ammesso di aver partorito e poi nascosto in un armadio un feto di circa otto mesi. Secondo i primi riscontri il corpicino sarebbe stato trovato dopo tre  quattro giorni.

Sulla vicenda, della quale è stato informato il sostituto procuratore di turno, Donatina Buffelli, stanno indagando i carabinieri della stazione di Squinzano, coordinata dalla compagnia di Campi Salentina, per chiarire l'esatta dinamica di una vicenda ancora da chiarire. I militari sono intervenuti presso l’abitazione della 17enne, che abita con la sorella e il compagno di lei, eseguito il sopralluogo e tutti i rilievi del caso, e raccolto le deposizioni dei famigliari, la cui posizione potrebbe sfociare in rilievi di natura penale. I parenti, fra l'altro, erano consapevoli della gravidanza, ma la ragazza afferma di aver fatto tutto da sola e non avrebbe mai detto chi sia il padre.

Sarà ora l’autopsia a sciogliere i dubbi legati alla triste vicenda. Bisognerà innanzitutto stabilire se il feto fosse già privo di vita al momento del parto, o se il decesso sia sopraggiunto dopo. Elemento chiave per avvalorare l'accusa di infanticidio, per cui la 17enne (presso la Procura per i minorenni) e i due parenti (assistiti dall'avvocato Giampiero Tramacere) sono stati iscritti nel registro degli indagati. Altre ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti sono di procurato aborto e, ovviamente, di occultamento di cadavere.

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