Rapina col "buco": malviventi via con 130mila euro

Finiti, forse, i tempi della rapine con irruzione nelle banche? Da come sono andate le cose nel Banco di Napoli a Taviano, parrebbe di sì, anche perché colpi del genere si susseguono nel Salento con sempre più frequenza. Meglio intrufolarsi attraverso un buco e farsi trovare già belli armati all'apertura della filiale che fare irruzione e rischiare molto più.

Ha fruttato circa 130mila euro il bottino messo a segno da due malviventi che la scorsa notte si sono introdotti, attraverso un foro praticato nel muro di un ufficio adiacente all'istituto di credito, nella filiale per poi attendere questa mattina l'arrivo degli impiegati.

E così, quando gli addetti hanno aperto la cassaforte a tempo, i banditi sono usciti allo scoperto e armi in pugno, si sono impossessati del danaro, tenendo in ostaggio gli impiegati sotto la minaccia delle armi. Un volta raggiunto l'obiettivo, si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Indagano i carabinieri della compagnia di Casarano.

Il colpo ricorda per certi aversi quello compiuto a Lecce il 26 novembre del 2007 (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=4885) nella Banca Intesa di viale Gallipoli. Anche in quella occasione i malviventi entrarono in azione durante la notte. Armati di tutta l'attrezzatura necessaria si sono introdotti nel garage del condominio, in via Diaz, attiguo alla banca e, agendo indisturbati, hanno praticato un'apertura rettangolare sulla parete che separa il locale dal bagno della banca. Un foro di circa 30 centimetri di base e 60 d'altezza, largo appena per una persona dalla corporatura esile. Con ogni probabilità la banda aveva studiato il piano nei minimi particolari, conoscendo perfettamente la planimetria dell'istituto. Bottino per 200mila euro.