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Cronaca Casarano

Rapina al Conad, dopo la confessione il riscontro: trovata la pistola adoperata

I carabinieri di Casarano hanno svolto una perquisizione in casa di uno dei due arrestati nei giorni scorsi. Scovati anche proiettili

CASARANO – Tutto è nato dopo la confessione resa da Cosimo Fossanova, il 51enne di Casarano, arrestato in concorso con Daniele Buono, 43enne, anch’egli casaranese, per la rapina avvenuta nei giorni scorsi ai danni del supermercato Conad di via Stazione.

Il giudice per le indagini preliminari, Cinzia Vergine, ha ordinato di verificare che corrispondesse al vero quanto dichiarato da Fossanova, e così i carabinieri della Sezione operativa del Norm di Casarano e delle stazioni di Melissano e Casarano hanno svolto un sopralluogo in casa di Buono. Ritrovando non solo tutto il resto del materiale usato durante l’assalto (finora i carabinieri avevano scovato solo i passamontagna), ma anche altro: alcuni proiettili. Buono, che come Fossanova si trovava ai domiciliari, è stato così ulteriormente indagato per detenzione illegale di munizionamento e per il possesso di un’arma priva del tappo rosso.

In casa di Buono la pistola usata per l'assalto 

Quando i carabinieri hanno bussato alla porta di Buono, questi, alla fine, s’è convinto a consegnare la pistola impiegata nella rapina. Era stata nascosta in un’intercapedine nello scantinato di sua pertinenza dell’immobile condominiale. Si tratta di una scacciacani calibro 38, con tamburo di metallo di colore argenteo e impugnatura di plastica marrone. E alla quale era stato tolto il tappo rosso, per farla apparire in tutto e del tutto un’arma vera.

Nel corso della perquisizione, però, i carabinieri hanno scovato anche altro. Un proiettile calibro 9x21 per Winchester, un altro proiettile calibro 38 per Smith & Wesson, un terzo calibro 6.35 per Glf. Yutti inesplosi. E non è finita lì. Buono ha anche accompagnato i militari in un terreno abbandonato di Casarano, in via Mercantini, permettendo di recuperare due biciclette mountain bike usate nel corso della rapina, per l’arrivo e la fuga, una felpa, una tuta completa color verde di tipo militare, un giubbino in nylon e due paia di guanti. Tutto come da riscontri dei fotogrammi delle videocamere di sorveglianza.

DENUNCIA CASARANO 1-2

La rapina il 7 maggio scorso

La rapina risale alla tarda mattinata del 7 maggio scorso. In due, con volti coperti da passamontagna, uno armato di pistola, dopo aver fatto irruzione, si erano fatti consegnare dalla cassiera circa 2mila euro, per poi subito fuggire. I carabinieri, arrivati subito dopo,  chiudendo tutte le vie di fuga, nel frangente erano riusciti a rintracciare Buono in contrada Botte. Dopo aver scavalcato la recinzione di un’abitazione privata, aveva nascosto sul davanzale di una finestra parte della refurtiva, mille e 240 euro.

La visione delle immagini di videosorveglianza installate nel supermercato aveva consentito di accertare come i tratti somatici del soggetto armato corrispondessero a quelli di Buono, avendo così la conferma ultima del suo coinvolgimento. Lungo la via di fuga, i carabinieri avevano rinvenuto anche i due passamontagna.

Il pomeriggio successivo, proseguendo nelle indagini, i militari casaranesi erano poi riusciti a individuare in Fossanova il complice di Buono. L’acquisizione e l’analisi delle immagini di sistemi videosorveglianza della aveva permesso di individuarlo mentre si allontanava a volto scoperto dal supermercato, dopo aver abbandonato il passamontagna per terra. Nel corso della perquisizione domiciliare, erano stati ritrovati anche un berretto da baseball rosso e i pantaloni utilizzati durante la rapina, finiti sotto sequestro.

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