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Cronaca San Donato di Lecce / Strada Provinciale 1 Aretina per San Donato

Pistole e fucili, due bande diverse e quattro rapine in poche ore nel leccese

Primo colpo nella farmacia Eredi Cagnazzo di Galugnano. I malviventi hanno minacciato il titolare e una sua collega per arraffare il denaro. Poi, assalto al bar Alemanno di Salice. Nel pomeriggio, in scena altri malviventi al Penny Market di Veglie e alla tabaccheria "De Blasi" di San Cesario

LECCE – Quattro rapine in un giorno. La microcriminalità alza il tiro e nell’hinterland di Lecce, l’area più colpita dal fenomeno, salgono i timori dei commercianti. Benzinai, farmacisti, artigiani, tabaccherie, negozi di alimentari sono tra gli obiettivi principali di piccoli assembramenti composti da due, massimo tre persone. Rapidi, a volte più determinati, in altri casi tradendo emotività, si accontentano anche di pochi spiccioli.

Tutto ha avuto inizio questa mattina, a Galugnano, frazione di San Donato di Lecce. La lunga scia di un giorno interminabile di assalti è poi proseguita a Salice Salentino, Veglie, e San Cesario di Lecce. E forse è stato proprio il primo episodio a destare più clamore. Perché è vero che i malviventi hanno avuto l’accortezza di attendere che una donna, con figlioletto e passeggino, uscisse da uan farmacia, per poi passare all’azione, ma gli intenti non erano di certo galanti: il farmacista s’è ritrovato una pistola puntata alla tempia, per di più da una mano tremolante.

IL PRIMO OBIETTIVO: UNA FARMACIA

Due i malviventi entrati in azione, intorno alle 11. Hanno preso di mira l’attività “Eredi Cagnazzo” di Galugnano, al civico 5 della via provinciale che congiunge a San Donato di Lecce. Hanno raggiunto il luogo a bordo di una moto di grossa cilindrata.

Uno della coppia ha atteso all’esterno. L’altro, con il casco integrale sulla testa si è introdotto nella farmacia dove, oltre al proprietario e a una collega, erano anche presenti un paio di clienti. Il rapinatore ha puntato la pistola alla tempia del farmacista, costringendolo ad aprire il cassetto del registratore di cassa. Un’azione rapida. Impacciata. In preda al nervosismo, infatti, il balordo ha intascato le banconote di piccolo taglio, da 5, 10 e 20 euro, tralasciando quelle da 50 euro in su.

Arraffato il bottino, di alcune centinaia di euro, il giovane malvivente è uscito dalla farmacia ed è fuggito con il complice sul potente motociclo. Le vittime, ancora sotto choc, hanno allertato i carabinieri, intervenuti sul posto. Al vaglio dei militari dell'Arma i nastri del sistema di videosorveglianza, installato nell’attività. Determinanti anche le indicazioni fornite da alcuni testimoni, che avrebbero descritto la coppia di rapinatori come molto giovani, sulla base della voce e della corporatura, e originari delle zona. A confermarlo, anche l’accento, fortemente dialettale, con cui hanno minacciato il titolare dell’esercizio.

Quest’ultimo, nel mese di dicembre del 2011, subì un altro colpo. Il secondo nel giro di pochi giorni. Un altro, con modalità simili, era stato perpetrato il 25 novembre. Una rapina che si concluse con un lieto fine. Uno degli impiegati della farmacia, infatti, si mise sulle tracce dei malviventi, adirato non tanto per i contanti sottratti, una somma di circa 500 euro, quanto per la crudeltà con cui venne mise a segno il gesto. La banda, infatti, per ottenere la refurtiva, non esitò a minacciare persino una dipendente, all’ottavo mese di gravidanza. Grazie a quell’audace inseguimento, due ragazzi, di 20  e 27 anni, finirono in manette.

MEZZORA DOPO UN SECONDO ASSALTO

Ma la mattinata non è terminata lì. Perché una seconda rapina è stata messa a segno circa mezzora dopo a Salice Salentino. Non è da escludere che ad agire siano state esattamente le stesse persone. Anche in questo caso, infatti, si è trattato di due giovani a bordo di una moto (notato anche il modello, Yamaha) con caschi integrali. Uno era dotato di una pistola. Troppe le coincidenze, anche temporali.

Obiettivo, questa volta, il bar e tabaccheria “Alemanno” di via De Castris, civico 62. Il malvivente s'è fatto consegnare i soldi contenuti nel registratore, dopo aver minacciato la cassiera. Il bottino dovrebbe essere stato anche in questo caso piuttosto esiguo, non superiore al centinaio di euro. Il giovane è poi subito fuggito, atteso all'esterno dal complice, già con il motore acceso e pronto a dare gas. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione locale per le indagini. 

POMERIGGIO, ENTRA IN GIOCO LA BANDA DEL FUCILE

Sparita dalla scena la coppia della moto, ecco che dal primo pomeriggio è balzata agli onori della cronaca la banda del fucile. Forse sempre gli stessi individui che stanno imperversando fra Lecce e dintorni negli ultimi giorni. Anche se questa volta non è stata notata una Fiat Punto, come in altre occasioni, ma una Fiat Uno. Almeno nel primo assalto, che risale alle 14,30.

In questo caso, i malviventi speravano di fare un bottino di un certo rilievo prendendo di mira un piccolo supermercato, il Penny Market di Veglie, lungo la via per Leverano. Facile anche garantirsi una rapida via di fuga. E tuttavia, entrati con i volti coperti e armati di un fucile, non sono stati capaci di raggranellare più di 60 euro. Un bottino davvero esiguo, rispetto ad altre occasioni. Ovviamente, non hanno potuto fare altro che accontentarsi e fuggire.

Non si sa se sempre loro siano poi tornati alla carica in un altro orario della giornata, alle 17, e in un altro luogo, San Cesario di Lecce. Alcuni elementi sembrerebbero indicare che possano essere gli stessi autori, perché anche in questo caso i malviventi erano armati di fucile. Non è però stata vista l’auto usata per la fuga, e questo perché, molto probabilmente, posteggiata in qualche via limitrofa.

Tant’è: due rapinatori hanno fatto irruzione all’interno della tabaccheria “De Blasi” di via Umberto I, in pieno centro, e sotto la minaccia dell’arma si sono fatti consegnare i soldi in cassa. In questo caso, circa 200 euro. I due sono poi fuggiti a piedi, facendo perdere le tracce. Anche in questi due episodi, come in quelli della mattina, le indagini sono affidate ai carabinieri. 

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