Colpo in gioielleria, in manette la banda vicina ad un clan di camorra
I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato cinque persone, tra cui una donna. Avevano messo a segno una rapina a Neviano, per un bottino di 80mila euro. Il gruppo è considerato prossimo ai Lo Russo di Secondigliano
NEVIANO - Erano tenuti sotto osservazione da diversi giorni, durante i quali erano stati notati e monitorati nell'ambito delle attività di prevenzione delle rapine predisposto su tutto il territorio provinciale. Poi, intorno alle 19, sono scattate le manette. Cinque componenti di una banda, quattro uomini e una donna, di origine napoletana, sono stati arrestati a Neviano dai carabinieri della locale stazione in collaborazione con i colleghi del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Gallipoli: i militari salentini hanno agito in collegamento con quelli del capoluogo campano, che hanno fornito gli opportuni riscontri.
Si tratta di Vincenzo Scognamiglio, 35 anni, Ciro Granieri, 25 anni, Antonio Grimaldi, 43 anni, Arturo Gatto, 27 anni, Errica Bocchetti, 25. I primi quattro già noti alle forze dell'ordine. Considerati prossimi al clan Lo Russo di Secondigliano hanno messo a segno una rapina ai danni di una rivendita di preziosi e attività di compravendita di oro "L'angolo del gioiello" di via Celinelle (angolo con via Principe Amedeo), alla periferia del piccolo comune salentino, ma sono stati fermati in flagranza di reato dai militari dell'Arma appostati nei paraggi: alcuni di loro si sono finti clienti di rivendite vicine all'esercizio, pronti ad intervenire.
Da uno zaino trovato in loro possesso, è stata recuperata l'intera refurtiva - articoli in oro, per un valore di circa 80mila euro -, le armi utilizzate per eseguire il colpo, pistole giocattolo identiche a quelle in dotazione alle forze dell'ordine, oltre a cellulari, un paio di manette ed effetti personali.
