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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Galatina

Rapina in gioielleria: banditi fuggono con 700mila euro

Due rapinatori hanno legato la commessa costretta a rimanere per terra per poi fare incetta di preziosi nella gioielleria "Spedicato" di Galatina. Altra rapina a Ugento. Una cassiera è rimasta ferita

Malavita scatenata nel pomeriggio in provincia di Lecce con due violente rapine consumate in poco più di un'ora. A Galatina, due banditi professionisti hanno piazzato un colpo da manuale spazzolando monili, ori, orologi di pregiata qualità e diamanti per un valore di circa 700mila euro. Poco dopo le 17,30, nel mirino della coppia di manigoldi è finita la rinomata gioielleria "Pierluigi Spedicato" (così come si chiama il titolare stesso, molto conosciuto in città) ubicata in via Manzoni, al civico 2, una traversa della centralissima via Roma. I due rapinatori, mascherati come falsi clienti, hanno visitato l'oreficeria dopo aver tranquillamente suonato al campanello della porta blindata. Una volta dentro, i due giovani, di presumibile età tra i 28 e i 30 anni, ben vestiti, e di sttura non superiore a metro e settanta, si sono presentati alla commessa con il classico pretesto di visionare i gioielli contenuti nella cassa per effettuare alcuni acquisti.

Aperto il caveau, uno dei due banditi ha fatto intuire le sue intenzioni, facendo intravedere una pistola nascosta nella cinta dei pantaloni. La giovane commessa è stata costretta a sedersi per terra per non essere vista dall'esterno e con una corda i banditi le hanno legato le mani, Anticamera della maxi-man bassa: mentre un rapinatore teneva a bada la sfortunata, il complice si adoperava a svuotare lo scrigno pieno di rotoli in cui erano custoditi gioielli e monili. Da lì, si è diretto alla vetrinetta dove erano esposti orologi di marca caricati in un sacco per poi recuperare i diamanti custoditi in una cassettiera: un'abbuffata stimata a spanne in circa 700mila euro.

Completata la razzia, i due banditi sono fuggiti a piedi, probabilmente attesi da un'auto nei paraggi. La giovane commessa di Galatina, di circa 30 anni, appena si è liberata, ha allertato il 113. lI super-ammanco non è coperto da assicurazione. I rapinatori si sono espressi in italiano corretto senza tradire particolari inflessioni. i due, girare con un carico di pezzi firmati risulta un po' impegnativo. È materiale che scotta, non si cambia dal primo ricettatore.Le indagini, complicate perchè la gioielleria non è dotata di un sistema di videosorveglianza, sono affidate agli agenti del commissaiato di Galatina

Un'ora dopo, si è consumato il secondo colpo del pomeriggio in provincia: bottino meno corposo ma modalità d'azione comunque efferate. Due banditi hanno preso di mira il punto Sma ubicato in via Gemini alla periferia del paese sulla strada provinciale 274, ironia della sorte alle spalle della locale caserma dei carabinieri. Mentre un complice attendeva all'esterno, un giovane, con il volto coperto da un passamontagna, di bassa statura e brandendo tra le mani una pistola, si è avvicinato ad una cassiera e senza troppi giri di parole ha chiesto l'incasso della serata. Nel market, in quei frenetici minuti, erano presenti pochi avventori sparpagliati tra i corridoi.

Fra la cassiera finita sotto e il bandito si è frapposta una collega di circa 35 anni che ha cercato di disarmare il malvivente rimediando un colpo alla nuca sferrato con il calcio della pistola. Il rapinatore, arraffato il bottino, si è dileguato. All'esterno lo attendeva il complice - con ogni probabilità - a bordo di un scooter di colore scuro. La cassiera guarirà in tre giorni ed è stata medicata presso il pronto soccorso di Casarano. Ai poliziotti, superato lo spavento, ha raccontato che la pistola era provvista del tappo rosso. Il supermarket non è fornito di un sistema di telecamere a circuito chiuso. Le indagini sono affidate agli agenti del commissariato di Taurisano.

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