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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Salvatore Trinchese

Recapitati in una busta 350 proiettili al giornale satirico "La carrozza"

Impressionante il numero di pallottole calibro 22 che ha ricevuto il direttore Ruggero Vantaggiato nella cassetta della posta del suo studio, in via Trinchese. Insieme anche un opuscolo liturgico sul Battesimo del Signore. Il ritrovamento risale a venerdì 16. Indaga la Digos

LECCE – L’aspetto che impressiona forse più dell’atto intimidatorio in sé è il numero di proiettili: 350. Proprio così, nessun errore di battitura. Gli investigatori della Digos di Lecce li hanno contati uno a uno. A memoria non si serb a ricordo di un numero così alto di pallottole per inviare un messaggio minatorio. Si tratta di proiettili, per la precisione, calibro 22, il più diffuso in assoluto, piuttosto piccoli.

Sembra evidente che chi ha inteso giocare un brutto tiro al direttore del giornale satirico leccese “La carrozza”, Ruggero Vantaggiato, ex consigliere comunale di An (peraltro è stato vicepresidente vicario del Consiglio), abbia svuotato intere confezioni di cartucce (probabilmente sette da cinquanta colpi), infilandole in una voluminosa busta e recapitandola nell’ufficio dove viene ideato il periodico a sfondo umoristico fondato nel lontano 1969 e che ha vanta due uscite annuali, nel periodo dei festeggiamento patronali per i Santi Oronzo, Giusto e Fortunato, e sotto Natale.

E’ stato lo stesso Vantaggiato a sporgere denuncia presso gli uffici della Digos. Davanti agli uomini diretti dal vicequestore aggiunto Raffaele Attanasi, s’è recato il giorno stesso del ritrovamento, avvenuto nella cassetta della posta, venerdì 16 gennaio. La notizia, però, ha iniziato a diffondersi soltanto in queste ore. E’ stata evidentemente tenuta nascosta anche per evitare allarmismi.

I proiettili, il giornale e l'opuscolo

Ma le domande a questo punto sono tante. Chi può essere nemico de “La carrozza”? Quale significato può avere questo messaggio? Il parallelismo con quanto avvenuto in Francia, cioè con il massacro dei giornalisti del giornale satirico “Charlie Hebdo”, sembra fin troppo evidente. Quindi, potrebbe anche trattarsi di un diversivo. Tanto più che la Digos si sente fin da ora di escludere qualsiasi aspetto legato al terrorismo.

C’è da aggiungere che insieme al plico con quella torma di proiettili, c’erano anche una copia della rivista stessa, quella del 25 dicembre scorso, e un opuscolo liturgico: “La domenica Battesimo del Signore (festa 11 gennaio)”. L'aspetto religioso è dunque l'altro elemento al vaglio, per quanto dal significato qui criptico.

La sede del giornale al civico 14 di via Trinchese. In pieno centro. Quindi, un luogo coperto da videocamere di sorveglianza. Gli investigatori della divisione della questura che si occupa di reati a sfondo politico e terroristico hanno nel frattempo acquisito filmati di videosorveglianza di attività commerciali. Sono diversi, quindi ancora al vaglio. La speranza è che abbiano immortalato qualcosa.

Lo stesso Vantaggiato ha riferito di aver subito in passato diverse minacce, anche se solo in un’occasione ha sporto denuncia, anni addietro. Difficile per ora capire se vi sia un legame con vicende lontane nel tempo, se tutto sia da correlare a qualche recente vignetta, o se si sia trattata di una burla molto pesante ai danni di chi della burla ne ha fatto un mestiere. Forse solo le indagini potranno svelare ogni particolare.        

SOLIDARIETA' DAL MONDO POLITICO

“Siamo vicini a Ruggero Vantaggiato e ai suo familiari, vittime di un atto intimidatorio inspiegabile e che tenta di minare il quieto vivere di un giornale storico che ha fatto della satira una bandiera, raccontando con aneddoti vivaci e pungenti la vita quotidiana dei politici e amministratori locali degli ultimi 45 anni senza mai cadere nella volgarità e negli insulti gratuiti, scevro da qualsivoglia posizione ideologica nonostante la lunga militanza politica del suo direttore", dice oggi il sindaco di Lecce, Paolo Perrone.

"Per queste ragioni - prosegue - ritengo si tratti di un episodio sconcertante e sul quale sono certo che le forze dell’ordine e la magistratura riusciranno a far chiarezza quanto prima per garantire la serenità del direttore de ‘La carrozza’ e dei suoi familiari”. 

"Apprendo con sgomento dalla stampa che il direttore de 'La carrozza' è stato oggetto di vili minacce", commenta questa mattina anche Biagio Ciardo, coordinatore provinciale dei seniores di Forza Italia.

"All’amico di sempre Ruggero Vantaggiato va la mia vicinanza e il mio sostegno davanti ad un gesto indegno indirizzato alla storica testata giornalistica da lui fondata. Lo spirito combattivo, la coriacea coerenza ideale e la forza d’animo che caratterizzano Ruggero Vantaggiato sono certo che saranno il migliore scudo contro qualsiasi tentativo di violare la sua serenità personale e la libertà del giornale da lui diretto. Rispetto a questo ignobile minaccia, oggi più di ieri, sono e mi sento con orgoglio lettore assiduo de La carrozza”.

Da parte del senatore di Forza Italia, Francesco Bruni, "la massima solidarietà a Vantaggiato, alla redazione tutta, ai loro familiari. Pensare che qualcuno minacci un giornale che fa della satira di costume e politica, deride i potenti, prende semplicemente in giro vizi e comportamenti dei salentini da diversi lustri è qualcosa di assurdo anche se, purtroppo, reale. Spero che le indagini portino subito a scoprire l’autore dell’ignobile gesto intimidatorio, nel frattempo esprimo la mia vicinanza a Ruggero Vantaggiato come persona, ai suoi familiari che saranno certo in apprensione ed alla redazione tutta della storica e divertente testata giornalistica de La Carrozza.

"Al periodico satirico La Carrozza e al suo direttore Ruggero Vantaggiato - commenta Paolo Foresio, capogruppo del Pd in consiglio comunale - va la mia massima solidarietà per l’atto intimidatorio perpetrato ai suoi danni. Mi auguro che le forze dell’ordine facciano quanto prima chiarezza su questo increscioso episodio e che si accertino le responsabilità. La satira pacata e ironica de La Carrozza, che è diventata nel corso degli anni un appuntamento fisso per i leccesi in concomitanza con la festa di Sant’Oronzo e il periodo natalizio, non merita di essere associata ad un gesto così vile ed insensato.  

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