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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Trepuzzi

Resta in carcere il 23enne accusato di tentato omicidio accecato dalla gelosia

Il gip non ha convalidato il fermo, non ritenendo che vi fosse il pericolo di fuga, ma ha confermato la custodia cautelare

LECCE – Resta in carcere Cosimo Conte, il 23enne fermato dagli agenti di polizia per tentato omicidio, danneggiamento, porto abusivo d’arma e minacce in concorso con un’altra persona ancora ricercata. Il gip Giovanni Gallo non ha convalidato il fermo, non ritendo vi fosse il pericolo di fuga, ma ha confermato la misura cautelare.

Al centro della vicenda, dai contorni ancora poco chiari ma per certi versi assurdi, la gelosia, capace di condurre a esplodere un colpo di pistola proprio mentre è in corso la telefonata con la quale la vittima chiede aiuto alla centrale operativa del 113. I fatti risalgono allo scorso 26 ottobre. Sono da poco trascorse le 17 quando una volante della polizia arriva in via Calore: lì un uomo racconta di essere stato minacciato prima verbalmente e poi con una pistola, indirizzata contro la finestra dalla quale stava osservando i movimenti dei due individui che pochi secondi prima si erano presentati alla porta di casa sua, provando a sfondarla.

Durante il tentativo di intrusione, l’uomo chiama le forze dell’ordine ed è allora, probabilmente, che i malintenzionati decidono di desistere e di andare via. Prima di far perdere le loro tracce, però, uno dei due indirizza la pistola verso l’alto, in direzione della finestra e spara: l'uomo si butta per terra, rimediando qualche ferita al ginocchio e alla spalla. Gli agenti di polizia ritroveranno il bossolo nel piazzale antistante all’abitazione e il proiettile nel telaio dell’infisso.

Agli investigatori il denunciante ha raccontato di aver conosciuto una ragazza su facebook, scatenando così la rabbia del fidanzato della stessa, che l’avrebbe poi minacciato. Tramite una foto, il nickname usato sul social e il luogo di residenza indicato, gli agenti sono risaliti a un 23enne di Trepuzzi, Cosimo Conte. Nella sua abitazione non è stata rinvenuta l’arma, ma l’analisi del cellulare e dei contatti su facebook l’ostilità tra i due emerge come un fatto scontato. Il giovane trepuzzino è stato quindi fermato e condotto in carcere.

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