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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Veglie

Ricatta vedova e figlio adolescente per estorsione

Veglie: un 21enne agli arresti, due suoi complici 15enni denunciati. Ha telefonato più volte ad una tabaccaia chiedendo denaro, ma al momento della consegna ha trovato i carabinieri in borghese

La minaccia corre sul filo del telefono. Stefano Lezzi, 21enne di Veglie, non ha esitato a mettere in atto un piano privo di scrupoli, pur di estorcere del denaro ad una tabaccaia di 54 anni, rimasta vedova e con un figlio adolescente a carico. Ma la donna non s'è fatta intimorire e, piuttosto che piegarsi al vile ricatto, ha chiamato i carabinieri e li ha messi in allerta. Le minacce di Lezzi sono iniziate ieri mattina e si sono protratte fin nel pomeriggio. Chiamando sul numero fisso dell'attività commerciale, che corrisponde anche all'utenza domestica, ha iniziato ad inveire contro la donna, facendo intendere che lei ed il figlio avrebbero corso seri rischi se non avesse versato quanto richiesto. Ed è stata dopo questa telefonata che la donna ha contattato carabinieri, i quali le hanno indicato le mosse da seguire per mettere fine a quella vicenda.

Lezzi non s'è fatto attendere. Richiamando nel primo pomeriggio, forse da un bar, ha avanzato la sua pretesa: 1.500 euro. La donna lo ha implorato di lasciarla stare, rispondendogli di non avere quella somma. E' iniziata così una sorta di trattativa, che s'è conclusa quando la richiesta di denaro è scesa a 700 euro in contanti, da riporre in una busta nera dell'immondizia e da lasciare nei pressi di una cassetta dell'Enel al di fuori dal centro abitato di Veglie, in una zona poco trafficata e buia.
Intorno alle 18, la donna s'è recata sul luogo dell'"appuntamento", facendo quanto richiesto, ma nel contempo controllata a distanza da alcuni carabinieri in borghese. I militari hanno atteso sotto la pioggia per circa un'ora e mezza prima che qualcuno si facesse vivo per ritirare la busta. E verso le 19,30 sono arrivati due ragazzi, scesi poco prima da una Bmw posteggiata più avanti. Quando i due hanno raccolto la busta, sono sbucati dal buio anche i carabinieri, che li hanno bloccati e portati in caserma. Altri militari si sono dati invece alla caccia di Lezzi, che è stato individuato poco dopo.

Lezzi si è servito per l'operazione di due minorenni, anche loro di Veglie (uno studente, l'altro operaio, entrambi appena 15enni), probabilmente ritenendo che i due giovani avrebbero dato meno nell'occhio o comunque sperando di potersela cavare qualora il trucco fosse stato scoperto, in quanto materialmente la busta sarebbe stata ritirata da loro. Ma i carabinieri appostati vicino alla cassetta dell'Enel hanno visto tutto ed inchiodato il 22enne alle sue responsabilità. I due minori sono stati denunciati alla Procura dei minori presso il Tribunale dei minorenni di Lecce, mentre Lezzi è stato trasferito nel carcere di Lecce. E i 700 euro che avrebbe voluto incassare e che sono diventati invece la su "esca", sono stati restituiti alla donna.

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