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Cronaca Salve

Ricerche in mare: rinvenuti cellulare e chiavi, ma sono del pescatore in salvo

Il ritrovamento nelle acque del Capo di Leuca nella giornata di venerdì, da parte dei sommozzatori. Ma nessun elemento sui due dispersi

PESCOLUSE (Salve) – La magra consolazione risiede nel meteo: la giornata quasi primaverile, fin dalle prime luci, ha almeno consentito di riavviare le ricerche dei due pescatori dispersi nelle acque del Capo di Leuca. Vigili del fuoco, protezione civile, militari della guardia costiera e volontari sono al lavoro già da ore anche oggi, per cercare i corpi di Fabrizio Piro e di Cosimo Tricarico, il 53enne gallipolino e il 43enne tugliese, finiti in mare a seguito del ribaltamento del peschereccio dove si trovava anche il figlio del primo, poi riuscito a mettersi in salvo.

Nella giornata di ieri, intanto, i sommozzatori del 115 hanno rinvenuto, nello specchio d’acqua antistante Torre Vado, un portafogli, il mazzo di chiavi e un cellulare, il tutto di proprietà del più giovane del gruppo, il 33enne che si è salvato.  Effetti personali che sarebbero stati recuperati non molto distante dal punto in cui è avvenuto l’incidente, ma che non forniscono alcuna indicazione, nè ulteriore dettaglio sulla direzione in cui cercare le due vittime.

Nei giorni scorsi, militari con motovedette e gommoni e sub hanno setacciato l’intera area, perlustrando le numerose grotte e le insenature nel tratto da Torre San Gregorio di Patù in giù, dove il litorale diviene scoglioso. Le operazioni proseguiranno per l’intera giornata, fino al tramonto, per poi riprendere anche all'alba di domenica. Intanto due famiglie attendono, straziate dal dolore, un cenno dal mare.

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