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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Riti satanici e abusi sui minori di una comunità, inflitte due condanne

I presunti protagonisti sono due "educatori" di una casa famiglia di Taviano per bambini in difficoltà: il direttore della struttura e il responsabile

LECCE – Due le condanne inflitte nel processo sulla complessa, oltre che dai risvolti inquietanti, vicenda legata a una comunità per minori disagiati del basso Salento, la Oberon di Taviano. Presunti protagonisti due “educatori” della casa famiglia deputata all’accoglienza di ragazzi bisognosi d’aiuto, il direttore, Luigi Fattizzo, e il responsabile della struttura, Stefano Portaccio, di 53 e 45 anni. I due imputati sono stati condannati a tredici anni di reclusione.

Secondo l’ipotesi accusatoria, i due avrebbero abusato e maltrattato alcuni giovani ospiti della struttura, infierendo su di loro con un bastone. In altri casi, per motivi banali, le giovani vittime sarebbero stati rinchiusi nelle loro stanze e privati di cibo e acqua. Sono diverse le presunte vittime identificate nel corso delle indagini condotte dai carabinieri di Casarano.

L’episodio più grave riguarda una ragazzina finita, secondo quanto ipotizzato dall’accusa, al centro di una sorta di rito satanico. I due, infatti, avrebbero condotto con la forza la ragazza in una chiesa sconsacrata, in località Mancaversa. Lì la vittima, dopo essere stata legata e imbavagliata, avrebbe subito violenze e abusi di natura sessuale, e sarebbe stata perfino costretta ad assistere ad alcune scene di film horror. I fatti contestati si sarebbero verificati al 2012. La sentenza nei confronti dei due imputati, che hanno sempre respinto le accuse e sono assistiti dall'avvocato Francesca Conte, è attesa nelle prossime ore. Le ipotesi di reato sono, a vario titolo, abusi sessuali, violenza privata, minacce e percosse.

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