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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Fine dell’incubo: rientrato in Italia imprenditore leccese fermato per giorni in Uganda

Si trova ora dalla sorella, ad Arezzo, Renato Gorgoni, 56enne attivo nell'import-export. Era nel paese centroafricano dallo scorso aprile. Ora si potrà fare chiarezza sulle ragioni per le quali è stato trattenuto e, a quanto pare, anche processato

LECCE – E’ atterrato all’aeroporto di Fiumicino questa mattina, dove ad accoglierlo c’era il figlio Jacopo, e ora si trova ad Arezzo a casa della sorella. E’ finito all’alba l’incubo di Renato Gorgoni, imprenditore leccese 56enne che per ragioni ancora piuttosto oscure è stato trattenuto per diversi giorni in Uganda. Dell’happy end ha dato notizia il suo legale, Luigi Bolognini.

A Kampala, capitale dello stato centroafricano che confina con Kenya, Sudan del Sud, Repubblica democratica del Congo e Tanzania, il 56enne attivo nel settore dell’import-export avrebbe anche subito un arresto, probabilmente il 10 novembre per il mancato rinnovo del passaporto, e un processo al termine del quale sarebbe stato assolto.

Ma nemmeno dopo aver risolto questa grana Gorgoni è riuscito a prendere un volo per l’Italia: le autorità locali avrebbero riscontrato problemi con il pagamento del biglietto. E il quadro si sarebbe complicato ulteriormente per le condizioni di salute dell’uomo, che soffre di diabete.Ma c'è di più: dalle poche e frammentarie indiscrezioni e notizie raccolte, l'uomo avrebbe anche sventato una frode piuttosto consistente e questo potrebbe essergli valsa l'inimicizia di qualcuno che avrebbe poi fatto di tutto per ostacolarlo.

L’imprenditore si trovava in Uganda dallo scorso aprile per seguire personalmente alcuni affari. La difficoltà di comunicare con i familiari ha reso le scorse settimane ulteriormente delicate. Della vicenda si sono occupati i funzionari diplomatici italiani presenti nel paese.

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