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Cronaca

Computer abbandonato per strada: rintracciato proprietario grazie al sofware

Prendendo le mosse da un episodio recente, l'assessorato all'Ambiente apre un nuovo fronte nella battaglia per una raccolta dei rifiuti secondo le regole. Le sanzioni possono arrivare fino a 400 euro, più la denuncia nel caso si tratti di aziende o attività

LECCE – Risalire al cittadino che ha abbandonato i rifiuti in maniera indebita attraverso dispositivi elettrici ed elettronici, in particolare computer. E’ già accaduto con un hardware lasciato per strada, per il quale si è rintracciato il proprietario grazie alla tracciabilità dei software installati.

E l’amministrazione comunale, che è nel mezzo delle polemiche per la questione della raccolta porta a porta in città, partita in alcune zone già a maggio e allargata ad altre nei prossimi mesi, intende giocarsi anche questa carta.

Da poco più di una settimana, infatti, ispettori ambientali, vigili e guardie ecologiche, su indicazione dell’assessorato all’Ambiente, hanno costituito una task force volta ad individuare i cittadini che ancora, per un motivo o per un altro, nelle zone in cui è stato avviato il porta a porta, hanno deciso di non utilizzare il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti preferendo abbandonare i propri sacchetti di indifferenziata lungo la strada o nei luoghi che prima erano occupati dai vecchi contenitori stradali.

Giova ricordare che la sanzione va dai 100 ai 400 euro, ma se l’abbandono dei rifiuti fosse riconducibile ad attività commerciali o aziende scatterebbe anche il deferimento all’autorità giudiziaria.

“Fino a un po’ di tempo fa le multe – ha dichiarato l’assessore - sono state fatte solo nei casi più eclatanti, in riferimento a episodi davvero intollerabili. Per il resto si è sempre preferito cercare il dialogo con i cittadini colti in flagranza, permettendo loro di riparare e cercando la via della sensibilizzazione e del dialogo. Da un po’ di tempo, invece, il limite di tollerabilità è molto più basso”.

“Molti cittadini –prosegue il componente della giunta comunale - ancora non si rendono conto che il non aver ritirato il kit per raccolta, buste e pattumelle, non rappresenta una scusa, ma al contrario lascia intendere che possano non essere in regola con il pagamento della Tari. Per questo ispettori, vigili e guardie, ogni qualvolta sorprendono qualcuno nel mentre abbandona i propri rifiuti, oltre ad elevare la sanzione, provvedono ad avviare una serie di controlli incrociati con i dati dell’ufficio Tributi”.

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