Rifiuti, emergenza dietro l'angolo? L'Ato denuncia
Nessun camion autocompattore partirà dall'impianto di biostabilizzazione di Poggiardo alla volta di Cavallino, per il conferimento del "secco" e quello di Brindisi, per il conferimento dell' "umido"
LECCE - Nessun camion autocompattore partirà dall'impianto di biostabilizzazione di Poggiardo alla volta di Cavallino (per il conferimento del "secco") e di Brindisi (per il conferimento dell' "umido"). Domani sarà infatti il terzo giorno consecutivo di protesta per i 12 dipendenti della Sud Gas, i quali rivendicano lo stipendio di dicembre (più la 13ma mensilità di dicembre) e quello di gennaio, il cui pagamento è atteso per il 15 di febbraio. E va ricordato che nell'impianto di Cavallino giungono tutti i giorni i rifiuti di 46 Comuni dell'Ato Le/2. Da qui, l'allarme èer un nuova emergenza lanciata questa mattina in una conferenza domenicale tenuta a Palazzo Adorno dal presidente dell'AssoAto di Puglie e dell'Ato Le/2 Silvano Macculi, assessore al Bilancio alla Provincia di Lecce.
"Se da una parte aspettiamo dalla Regione il trasferimento fondi 2008-2009 per 11 milioni e mezzo di euro - ha detto Macculi -, dall'altra possiamo contare sui fondi dell'Ato, dato che i comuni dell'ambito hanno comunque versato la loro parte. Il vero problema è invece la Sud Gas: l'azienda ha fatto lievitare i prezzi, da 34 euro a tonnellata a 46 euro per l'umido, attestando il secco a 66 euro. Tutto questo in virtù - secondo il presidente dell'Ato - di un vuoto dell'ordinanza del commissario per l'emergenza ambientale Nichi Vendola, il quale, ricordo, nel 2009 ha disposto il trasferimento dei rifiuti a Brindisi e a Cavallino ma senza prevedere una tariffa".
"Stiamo chiedendo da tempo - afferma Macculi - un tavolo tecnico con la Regione, ma da Bari non rispondono nemmeno al telefono. E quindi andiamo avanti con le risorse giunte dai comuni, da quei comuni che comunque hanno versato le tariffe".
"Se da una parte aspettiamo dalla Regione il trasferimento fondi 2008-2009 per 11 milioni e mezzo di euro - ha detto Macculi -, dall'altra possiamo contare sui fondi dell'Ato, dato che i comuni dell'ambito hanno comunque versato la loro parte. Il vero problema è invece la Sud Gas: l'azienda ha fatto lievitare i prezzi, da 34 euro a tonnellata a 46 euro per l'umido, attestando il secco a 66 euro. Tutto questo in virtù - secondo il presidente dell'Ato - di un vuoto dell'ordinanza del commissario per l'emergenza ambientale Nichi Vendola, il quale, ricordo, nel 2009 ha disposto il trasferimento dei rifiuti a Brindisi e a Cavallino ma senza prevedere una tariffa".
"Stiamo chiedendo da tempo - afferma Macculi - un tavolo tecnico con la Regione, ma da Bari non rispondono nemmeno al telefono. E quindi andiamo avanti con le risorse giunte dai comuni, da quei comuni che comunque hanno versato le tariffe".