Rifiuti: ordinanza contro l'interruzione del servizio

Aspica e Enotecnica minacciano l'interruzione del servizio di raccolto rifiuti e il sindaco di Lecce Paolo Perrone firma un'ordinanza con la quale obbliga invece la ditte a non incrociare le braccia. pena il deferimento all'autorità giudiziaria. Il primo cittadino ha disposto infatti che le ditte Aspica e Ecotecnica dovranno impegnarsi a garantire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e alla raccolta differenziata su tutto il comprensorio comunale (comprese le marine) alle condizioni come da contratto per l'importo di 722.727 euro mensili oltre il 10 per cento di Iva (totale 795mila euro).

Si tratta di un provvedimento urgente - si legge in una nota diramata da Palazzo Carafa - la cui scadenza è fissata per il prossimo 6 febbraio. In caso di inosservanza dei contenuti dell'ordinanza le ditte destinatarie saranno deferite all'autorità giudiziaria.

Com'è noto, la prima sezione del Tar di Lecce, su ricorso della ditta Igeco s.r.l. in relazione ai requisiti tecnici dei soggetti partecipanti alla gara, ha disposto l'annullamento dell'aggiudicazione a suo tempo intervenuta in favore dell'associazione temporanea di imprese formata da Aspica s.r.l., Ecotecnica s.r.l. e Monteco per la gestione unitaria del servizio nei Comuni facenti parte dell'Ato Le/1. Inoltre, l'A.t.i. ha impugnato innanzi alla seconda sezione del Tar di Lecce la nota del 26 gennaio 2007 del dirigente dell'Ufficio unico dell'Ato Le/1 con la quale si rigetta la richiesta di aggiornamento del canone d'appalto da parte di Aspica s.r.l..

Ed il Tar ha dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice adito. Di conseguenza, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato (per il giudizio che riguarda il bando) ed al fine di scongiurare l'interruzione del servizio paventata dalla ditta Aspica s.r.l. (con nota del 28 dicembre 2007), il Sindaco ha emesso l'ordinanza sulla base dell'esigenza di dover garantire l'espletamento di un servizio pubblico essenziale per la salvaguardia dell'igiene del territorio comunale e della salute pubblica, non sussistendo nell'immediato la possibilità di ricorrere ad altri alternativi strumenti di intervento.