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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Salve

Rinvenuta tomba del III° millennio a.C. a Pescoluse

Si tratta di un monumento funerario megalitico risalente all'età del bronzo. Domani la presentazione del sindaco di Salve e della professoressa Ingravallo dell'Università del Salento

Il certosino lavoro di ricerca svolto in questi anni nel territorio del Sud Salento porta alla luce una nuova ed interessante scoperta. E' stato annunciato il ritrovamento di un monumento funerario megalitico nella località di Pescoluse, lungo il litorale di Salve. Una tomba risalente verosimilmente al III° millennio a.C., in quel periodo della storia primordiale identificata con la prima età del bronzo. E dalle prime ricostruzioni effettuate dalla professoressa Elettra Ingravallo, docente di Paletnologia del dipartimento di Beni Culturali dell'Università del Salento, tolte poche eccezioni, si tratterebbe di una testimonianza finora inedita nella protostoria meridionale. Il territorio di Salve non nuovo a ritrovamenti significativi di testimonianze preistoriche, si conferma sito di rilevanza primaria per gli studiosi del settore. Non a caso la stessa professoressa Ingravallo era già impegnata in una campagna di scavo nel corso della quale è stato poi effettuato il prezioso ritrovamento. E sarà la stessa docente, accompagnata dal sindaco di Salve Giovanni Siciliano, nella mattinata di domani ad illustrare nel dettaglio l'importanza del ritrovamento del monumento funerario di tipo megalitico nell'area che da Pescoluse conduce a Torre Pali. Ma già trapela qualcosa di quello che gli addetti ai lavori troveranno durante il sopralluogo nella zona del rinvenimento: una cassa rettangolare formata da lastroni e utilizzata coma tomba collettiva. La cassa si trova all'interno di un'area recintata da un grande muro di cui rimangono solo due lati ma il cui profilo è facilmente ricostruibile (il tutto era protetto da un tumulo di terra e pietre).

Come detto la datazione dell'insieme dovrebbe infatti, ricadere alla fine del III millennio avanti Cristo, quando inizia la prima età del bronzo e si afferma quasi ovunque l'uso delle sepolture collettive in grotte naturali o artificiali. La professoressa Ingravallo spiega anche come due elementi di corredo ritrovati nella cassa sono molto simili a esemplari provenienti dalla Grotta dei Cappuccini di Galatone, datata tra il 2.500 e 2.300 a.C., la quale costituiva sino ad oggi l'unico modello di sepoltura plurima. La scoperta di Salve dimostra, invece, che nell'età dei metalli convivevano differenti tipologie funerarie, contribuendo all'arricchimento del quadro culturale finora noto della protostoria meridionale. Per giungere sul sito del ritrovamento, nellla località di Pescoluse, bisogna arrivare dalla statale Gallipoli-Leuca svoltando dopo Salve in direzione Pescoluse-Torre Pali.

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