Lanciarono grosso petardo al Cie di Brindisi: i tre scelgono abbreviato
Si sono presentati lo scorso 9 gennaio all'esterno della struttura con striscione e poi una bomba carta
BRINDISI – Hanno scelto il rito abbreviato i tre ragazzi arrestati lo scorso 9 gennaio, all’esterno del Cie di Restinco, alle porte di Brindisi. Giulio Paternello, 21enne di Lequile, Ferruccio Rizzo, 29enne e Simone Carlin, entrembi residenti a Lecce, hanno raggiunto questa mattina l’aula del Tribunale di Brindisi. Nel corso dell'udienza di oggi in udienza, il difensore dei tre, Francesco Calabro del Foro di Lecce, ha chiesto il giudizio con rito alternativo, e di conseguenza è stato disposto un rinvio alla prossima primavera.
Ritenuti vicini agli ambienti anarchici, i tre quasi un mese addietro hanno raggiunto il centro di identificazione ed espulsione dei migranti creando un parapiglia. Gli agenti di polizia che si trovavano all'interno dell'area rcntata hanno cercato di fermarli, per identifiarli. Ma i tre ragazzi sono riusciti a divincolarsi. Il personale della Digos, fatto giiungere sul posto, ha però fornito i nomi degli autori dei disordini.
E i tre salentini sono stati accusati di resistenza a pubblico ufficiale e stati denunciati anche per accensioni ed esplosioni pericolose, esplosione di ordigni per suscitare disordine o tumulto e istigazione a delinquere. Per i primi due, inoltre, il deferimento per inosservanza del divieto di ritorno a Brindisi.
