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Cronaca Nardò

Gioco d'azzardo, un neretino il tecnico di fiducia del boss romano Nicitra

Non una figura di contorno. Fra i 38 arrestati in un'operazione nata nella Capitale, figura anche il 33enne Giorgio Dell'Anna. Il gip: "Ruolo insostituibile nella creazione delle piattaforme"

ROMA – Non un personaggio di contorno, ma una pedina fondamentale nell’organizzazione. Tanto che il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Vilma Passamonti, così ne tratteggia la figura in un passaggio dell’ordinanza: “Ha svolto l’insostituibile ruolo di tecnico esperto informatico dedito alla creazione di piattaforme per il gioco vietato”.

Giorgio Dell’Anna, 33enne di Nardò, è ritenuto un vero e proprio emissario nella diffusione di questi dispositivi, per conto di Salvatore Nicitra, 53enne, detto “Sergio” o “ingegnere”, passato alla storia per essere stato uno dei boss della famigerata Banda della Magliana e oggi riciclatosi nel lucroso business del gioco d’azzardo. Fino a monopolizzare l’area a Nord della Capitale, secondo gli inquirenti assumendo il controllo, con modalità mafiose, del settore della distribuzione e gestione di apparecchiature per slot machine, videolottery, giochi e scommesse on line, fino a imporre le proprie macchine alle attività commerciali.

Un sistema di raccolta del gioco parallelo

Sono trentotto, in tutto, le ordinanze di custodia cautelare eseguite all’alba di oggi dai carabinieri a Roma, ma anche in altre località: Viterbo, Terni, Padova, in provincia di Lecce e all’estero, in Spagna ed in Austria. Fra questi, appunto, spicca anche il nome del neretino Dell’Anna, destinatario di un’ordinanza in carcere.  

Anche il salentino, dunque, con Nicitra a capo e altri, è accusato di aver fatto parte di un’associazione per delinquere il cui scopo principale era quello di utilizzare un sistema di raccolta del gioco parallelo, rispetto a quello autorizzato, distribuendo apparati elettronici come new slot e totem che, con un apposito software, consentivano l’accesso a giochi gestiti da siti Web senza licenza ed estranei alla rete dell'Aams. E Dell’Anna, insieme ad altri tre, in questo contesto sarebbe stato tra i referenti per la distribuzione di tipologie di giochi d’azzardo online che eludono la normativa.

Una tipologia importata proprio da Dell'Anna

Ma come avveniva il tutto? Per esempio, usando un software precaricato su pendrive e poi installato negli esercizi commerciali, con puntate e vincite gestite da una piattaforma collegata ad un server con indirizzo .com. Introiti e vincite, caricati su carte prepagate. Una tipologia di gioco d’azzardo che Nicitra avrebbe importato a Roma proprio per il tramite di Giorgio Dell’Anna. Molti passaggi di questi contatti, piuttosto frequenti, sono emersi nel corso di intercettazioni telefoniche, fra cui quelli in cui veniva consultato per risolvere problemi di software o per sapere se fossero state predisposte nuove macchine da trasferire sul mercato capitolino.

Non sarebbero mancanti nemmeno alcuni screzi sui costi per le nuove postazioni per il gioco d’azzardo virtuale, come emerge sempre nel corso di intercettazioni, con Nicitra irritato, in una circostanza, perché convinto che fosse eccessivo il prezzo di mille e 500 euro ciascuna, Iva esclusa.

Nella vasta ordinanza anche cinque cold case

Questo, per quanto attiene il coinvolgimento del salentino, ma, chiaramente, l’ordinanza è molto più ampia e variegata, riguardando trentotto indagati. Fra l’altro, le indagini dei carabinieri hanno consentito di fare luce su cinque cold case, tutti verificatisi nel quartiere romano di Primavalle alla fine degli anni ’80, e di uno avvenuto all’interno dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa,  che vedono coinvolto Salvatore Nicitra allo scopo di consolidare il proprio potere criminale nei quartieri romani di Primavalle, Casalotti, Montespaccato, Monte Mario, Cassia ed Aurelio.

Si tratta dell’omicidio di Giampiero Caddeo, del duplice omicidio di Paolino Angeli e di Roberto Belardinelli, dell’omicidio di Valentino Belardinelli e del tentato omicidio di Franco Martinelli. Per tutti i dettagli sull’operazione, consultare l'articolo su RomaToday.

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