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Cronaca

Rubano ai distributori, inchiodati dalla telecamere

Due rumeni agivano con un sistema semplice ed efficace per impossessarsi delle monete di resto elargite dalle macchinette automatiche per l'acquisto di sigarette. Immortalati dalla videosorveglianza

Il "modus agendi" era stata segnalato da qualche tempo in diversi punti della città. Distributori di sigarette messi parzialmente ko da qualche oggetto (è sufficiente della comune carta arrotolata) infilato nel canaletto dove scorrono le monete di resto. Dieci centesimi di qua, 50 di là. Ad un certo punto, il bottino doveva essere abbastanza consistente. E come accade con una slot-machine che infili la combinazione giusta, il ladro, tolto l'oggetto, si vedeva scorrere fra le dita una piccola cascata di monete. Semplice ed efficace sistema, che però non ha funzionato nella notte tra sabato e domenica, presso una nota tabaccheria situata all'angolo tra via Monteroni e viale Grassi. Perché il sistema di videosorveglianza ha fatto il suo dovere, inquadrando i volti di due persone, un uomo ed una donna rumeni, che di lì a poco sarebbero stati fermati dalla polizia.

Tutto è nato da una segnalazione alla sezione volanti della titolare della rivendita di tabacchi di un furto al distributore automatico di sigarette da parte di una coppia. Le telecamere del sistema a circuito chiuso evidenziavano i due mentre si impossessavano delle monete trattenute dopo aver bloccato con un involucro di colore bianco il canaletto che consente ai clienti di ricevere il resto in monete, dopo il prelievo dei pacchetti di "bionde". Immagini nitide, riferisce la polizia, in cui si distinguono i volti di una donna e di uomo, dei loro indumenti, e della fase in cui l'uomo si adopera con un uncino di ferro sottile per estrarre l'involucro bianco.

Le indagini svolte dal personale della sezione volanti, diretta da Giorgio Oliva, hanno permesso di rintracciare i due soggetti. Non si erano allontanati da via Monteroni, ma erano fermi all'altezza della Caserma "Nacci". Fattezze fisiche e abbigliamento corrispondevano a quelli delle persone inquadrate dalle telecamere. Fermati ed identificati per S.C., 33enne,e B.C., di 23 anni, entrambi rumeni, quest'ultimo indossava ancora una maglia di colore chiaro con il numero "83", l'indumento più evidente nelle riprese visionate. Durante la perquisizione è spuntato fuori anche un filo di ferro di circa 70 centimetri con una delle estremità piegata ad uncino. Ai due rumeni, residente a Calimera, oltre alla denuncia per furto aggravato, è stato notificato un provvedimento di divieto di ritorno nel comune di Lecce per i prossimi tre anni emesso dal questore Vittorio Rochira.

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