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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Spongano

Rubano sei macchinette del caffè e sigarette, poi brindano col prosecco

Il furto nella notte nel negozio attiguo all'area carburanti "Energia Siciliana" di Spongano. Un mese esatto addietro, nello stesso comune sono stati rubati dieci computer dalla scuola media

SPONGANO – Hanno fatto incetta di macchinette del caffè espresso (sei in tutto), fra quelle poste in vendita alla clientela di passaggio, quindi hanno svuotato gli scaffali di sigarette, arraffandone un discreto quantitativo, infine hanno deciso probabilmente di festeggiare il colpo, con tre bottiglie di prosecco. Ovviamente, sempre di proprietà dell’attività commerciale presa di mira, lo stabile che sorge nell’area carburanti “Energia Siciliana”.

Il furto è avvenuto durante la notte sulla strada provinciale 82 che collega Spongano a Surano. L’area di servizio si trova nella zona artigianale, poco dopo il cartello che annuncia l’ingresso a Spongano, ma ben distante dal centro abitato. Un punto, dunque, piuttosto isolato.

Non c’era antifurto, ma le videocamere dovrebbero comunque aver immortalato i movimenti dei furfanti, che hanno forzato il lucchetto e sono entrati così dentro il negozio, portando via tutto ciò che deve essergli apparso di maggior valore. Soprattutto le macchinette, potrebbero avere mercato fra i ricettatori. E, come detto, non è mancato nemmeno il brindisi finale. E’ più che probabile che i malviventi abbiano stappato le bottiglie per condire così la loro notte di successi.

Il furto è stato scoperto solo questa mattina, alla ripresa delle attività. Le indagini sono ora delegate ai carabinieri della stazione locale, che hanno acquisito i filmati.

Va aggiunto un fatto singolare, che potrebbe non essere casuale: a Spongano, cittadina solitamente molto tranquilla, nel cuore del Capo di Leuca, si tratta del secondo furto di una certa entità nel giro di un mese esatto. Correva la notte fra il 18 e il 19 settembre, infatti, quando ignoti sono entrati nella scuola media statale di via Giuseppe Garibaldi, rubando ben dieci computer in uso al corpo docente e agli studenti per attività didattiche. Potrebbe quindi essere opera della stessa banda.      

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