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Cronaca Poggiardo

Rubati farmaci nel "Pispico": spariti anche antitumorali e ormoni della crescita

E' successo qualche notte addietro nel presidio di Poggiardo. E il fenomeno preoccupa, come dimostra un'altra inchiesta, che arriva da Brindisi

POGGIARDO – Le indagini, affidate ai carabinieri della stazione di Poggiardo, coordinati dalla compagnia di Maglie, sono serrate. Non trapela molto, ma la sensazione, come sempre in casi specifici come questo, è che sia stato un colpo pianificato, con esecutori e uno o più mandanti precisi. Una vera e propria catena sulla quale ora gli investigatori dovranno fare luce.

Il furto in questione riguarda un quantitativo non ancora ben definito, ma che dovrebbe essere ingente, di farmaci. E’ avvenuto alcune notti addietro all’interno dell’ex ospedale, oggi presidio territoriale, “Francesco Pispisco” di Poggiardo, situato nell’omonima via. I ladri sono riusciti a penetrare nella farmacia del presidio, collocata al piano terra dell’edificio, e a sottrarre preziosi antitumorali, ormoni della crescita e medicinali per l’artrite. I carabinieri stanno svolgendo tutti gli approfondimenti, verificando videocamere, sondando piste.

La banda specializzata

Quello del furto di farmaci è un affare molto lucroso. Nel 2015 fu sgominata una banda composta da rumeni che agiva in tutta Italia e che colpì anche nel Salento. Mentre, proprio nelle ultime ore, arrivano alcuni dettagli da un’inchiesta della Procura di Brindisi, in cui proprio per furti di farmaci sono coinvolti anche alcuni veterinari, fra cui un 45enne di un comune dell’hinterland di Lecce titolare di una clinica privata.

Il recente caso di Brindisi

Non sembra esservi alcuna attinenza con il caso di Poggiardo, ma la vicenda è – appunto – indicativa di quale interesse ruoti attorno a questo mondo. I farmaci, in questo caso, come scrive Brindisireport.it, sarebbero stati sottratti dai reparti di Rianimazione ed Anestesia del “Perrino” di Brindisi.

Tre veterinari sono accusati di aver ricevuto  da un soggetto di 45 anni di Brindisi, “numerose confezioni di medicinali come Reviva, Midazolam, Visipaque, Bupivacaina, Lidoocaina, Rifadin, Solu, Medrol, Telantum e Viscopaste e cerotti transdermici”. Farmaci “univocamente identificati, in base ai codici seriali, come facenti parte dei lotti a suo tempo acquistati dalla Asl di Brindisi e destinati all’ospedale Perrino”. L’ultimo episodio contestato è relativo a 6 febbraio 2018.

Per tutti i dettagli su questo caso: Brindireport.it

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